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Regione. Legge sull’infanzia, un traguardo ‘calabrese’
REGGIO CALABRIA – Riformati gli asili e nidi calabresi. Più privati nell’infanzia.
“La legge sulla prima infanzia permette di colmare un vuoto normativo di quaranta anni”. A dirlo, è il presidente della terza Commissione consiliare Nazzareno Salerno relatore in Aula della proposta di legge approvata nella seduta odierna. “Si è finalmente disegnato un sistema educativo integrato dei servizi per bambini da zero a tre anni costituito da nidi d’infanzia e centri per piccoli ed adulti, spazi gioco e servizi nel contesto domiciliare. Di significativo c’e’ anche un altro aspetto – conclude Salerno- : ovvero, il fatto che il via libera dato alla legge consente l’utilizzo dei Fondi statali ed europei”. “Con l’approvazione in Consiglio regionale della legge ‘Norme sui servizi socio-educativi per la prima infanzia’ si colma definitivamente un ritardo inaccettabile accumulato negli anni dalla Calabria in un settore delicato che misura anche il grado di civiltà e sensibilità delle Istituzioni”. E’ quanto asserisce il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera che aggiunge: “Si tratta di una proposta di legge sintesi delle esigenze, dei bisogni e delle attese. Un nuovo tassello nella costruzione di un welfare sempre piu’ presente nelle risposte alla domanda di servizi adeguati e di qualita’. Un grande traguardo soprattutto alla luce dei bisogni sempre piu’ stringenti di una comunita’ che sconta anche le pesanti difficolta’ legate alla crisi economica. Questa mia proposta di legge, condivisa all’unanimita’ dal Consiglio regionale, – sottolinea – riafferma con forza il ruolo fondante della famiglia e tiene conto anche del maggiore impegno delle donne sul mercato del lavoro”. “Si tratta di uno strumento normativo moderno e innovativo, un testo frutto anche della costante sinergia con il sistema delle scuole materne private che, in passato hanno spesso svolto compiti sostitutivi delle istituzioni pubbliche. Per questa via, si potra’ dunque garantire parita’ di accesso e conseguire un miglioramento generale dei servizi”.
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