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Sgarbi a Cosenza promuove Occhiuto e Alarico

Area Urbana

Sgarbi a Cosenza promuove Occhiuto e Alarico

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Vittorio Sgarbi

“Quando c’è una sfiducia si apre un futuro”.

 

COSENZA – Questo il commento di Vittorio Sgarbi espresso questa mattina a Cosenza in merito alla presentazione delle dimissioni dei consiglieri comunali, con quattro mesi d’anticipo rispetto alla scadenza naturale. “Di Occhiuto – ha aggiunto – pensavo e penso che sia un buon sindaco. Per questo la notizia mi ha colpito. L’hanno sfiduciato perché era una persona generalmente considerata dai cittadini. Quelli che stanno nelle finte maggioranze si muovono con i tradimenti, ma questo è abbastanza normale, ma al tempo di Alarico era peggio. Mi hanno cacciato da tutto, da sottosegretario, da assessore, da sindaco, ma sono sempre qui. Quindi chi è cacciato è fortunato. Poi lo cacciano quando comincia la campagna elettorale, quindi nasce la nostalgia di Occhiuto”.

Vittorio Sgarbi

Sgarbi arriva al Palazzo della Provincia di Cosenza

Sgarbi e il tesoro di Alarico

Il famoso critico d’arte ha partecipato ad un convegno sul tema “Il cammino di Alarico. Un tesoro, una risorsa storica, una grande opportunità di sviluppo turistico e culturale”. “Il caso di Alarico è un sogno e allora mi chiedo come qualcuno possa dire di no”, ha detto Sgarbi riferendosi alla decisione di bloccare la ricerca del tesoro. Il 16 novembre scorso a Cosenza sono state avviate le ricerche di 25 tonnellate d’oro e 150 d’argento che il re dei Goti avrebbe trafugato dopo aver espugnato Roma nell’agosto del 410 dopo Cristo. I Goti seppellirono il loro re nel fiume Busento assieme alla sua armatura e al suo tesoro. “Per cui – ha aggiunto Sgarbi – non ho capito bene quale sia lo stop posto dalla Soprintendenza, ma non credo che sia stato posto rispetto ad un’area definita che abbia un pregio archeologico, perché di quello che io so di Alarico, nulla è stato trovato e nulla è certo. Qui sta avvenendo il sogno di Alarico e il suo tesoro è misterioso. Il tesoro di Cosenza c’è già ed è il suo centro storico, non bisogna scavare ma avere gli occhi liberi”. “Da questo punto di vista – ha concluso Sgarbi – credo che meno si trova e meglio è. Spero che per i prossimi vent’anni si continui a cercare senza trovare nulla di certo, spostandosi di area, addirittura in periferia”.

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