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Il futuro si chiama Nao

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Il futuro si chiama Nao

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MILANO – Si chiama Nao, ed è un fenomeno rivoluzionario. Un robottino alto poco più di 50 cm, dalle sembianze umane, ha tenuto una lezione ai bambini spiegando, interagendo e fornendo risposte sui concetti chiave del

progetto Giocampus: corretta alimentazione e attività motoria. L’iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra Giocampus e l’ospedale San Raffaele di Milano dove Nao è utilizzato nel reparto di diabetologia infantile, in affiancamento alle cure del personale sanitario e dei genitori, per migliorare gli apprendimenti e la motivazione legati alle pratiche quotidiane che un bambino deve svolgere per curare la propria patologia. Nao quindi rappresenta una modalità all’avanguardia per migliorare l’apprendimento e la memoria dei bambini in età scolare, attraverso un’interazione giocosa. L’idea di coinvolgere Giocampus Scuola deriva dalla volontà di inserirsi in un progetto di educazione alimentare già attivo e di successo, testando se la presenza del robot possa aiutare ad incrementare le conoscenze. Lo scopo è valutare se la presenza di Nao migliora l’attenzione dei bambini e se riesce anche a motivarli a cambiare le loro abitudini alimentari nel periodo preso in esame. Sono state eseguite lezioni solo con i maestri del gusto, a cui in alcune classi è stato affiancato Nao.  Dagli sguardi increduli, affascinati e curiosi degli alunni durante le interazioni con Nao, c’è da scommettere che la partita è già vinta. Per sicurezza, però, attendiamo la fine di maggio per conoscere i risultati definitivi del test.

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