Provincia
Crudeltà contro i randagi a Potame, il sindaco: “Nessuna associazione ci ha allertato” (AUDIO INTERVISTA)
“Non abbiamo a disposizione per quella frazione vigili urbani. Le segnalazioni di cui siamo a conoscenza risalgono ad agosto”.
DOMANICO (CS) – Risponde così il sindaco di Domanico, l’architetto Gianfranco Segreti-Bruno (nel riquadro), relativamente alle notizie di cani sottoposti ad atti di crudeltà denunciati nei giorni scorsi dall’Aic, l’Associazione “Adottami in Calabria”. L’Aic segnalava infatti, anche documentando con immagini, la situazione dei cani, randagi e non, a Potame, frazione di Domanico: cani mal nutriti e in condizioni di salute precarie; alcuni, evidentemente di proprietà non custoditi dai proprietari, sprovvisti di microchip e non sterilizzati.
Pare inoltre, che a Potame, si verifichi un crudele “controllo sulle nascite” contro cagne incinte e cuccioli. Addirittura l’associazione ha parlato di impiccagioni e impalamenti e di casi di avvelenamento. E non solo.
Nonostante le diverse notizie apparse in merito alla vicenda, in cui si sollecitava l’intervento dell’amministrazione comunale, il sindaco intervistato ai microfoni di Rlb Radioattiva ha sottolineato: “Non siamo a conoscenza di questi ultimi episodi; le ultime segnalazioni risalgono al mese di agosto. Noi amministratori ci siamo comunque sempre interessati in prima persona verso questi accadimenti, ma non abbiamo neanche vigili urbani per il controllo del territorio di competenza”.
ASCOLTA L’INTERVISTA
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