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Ucciso fotografo calabrese a Roma (aggiornamenti)

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Ucciso fotografo calabrese a Roma (aggiornamenti)

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ROMA –  Il fotografo dei vip, Daniele Lo Presti, è stato freddato mentre faceva jogging sul Lungotevere a Roma.

Molto conosciuto nell’ambiente dei paparazzi, Lo Presti è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa. L’omicidio sarebbe avvenuto sulla pista ciclabile di ponte Testaccio, il luogo del delitto dove la scientifica ha effettuato tutti i rilievi del caso. Inizialmente si era pensato a una caduta accidentale, forse dovuta a un malore mentre stava facendo jogging insieme ad alcuni amici. Poi è stato verificato, all’Istituto di medicina legale, che l’uomo è stato ucciso da un proiettile, ancora conficcato nel cranio. L’ipotesi su cui indaga ora la squadra mobile di Roma è quindi quella di omicidio. In passato, il fotografo aveva anche ricevuto diversi tipi di intimidazioni, tra cui l’incendio della sua auto avvenuto a Vibo Valentia nel 2008 per una questione di gelosia. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti infatti si profila anche il delitto passionale legato al conflitto con un rivale in amore. Lo Presti, 42 anni, originario di Vibo Valentia, da una ventina di anni viveva a Roma. Viaggiava continuamente anche all’estero per il suo lavoro. E’ autore di scatti fotografici di personaggi famosi. Tra gli ultimi scoop a finire in prima pagina sui giornali di gossip le foto della cantante Rihanna a Capri, ma anche gli scatti di Brad Pitt con una presunta amante e lo strip di Sara Tommasi in strada. L’uomo lavorava soprattutto tra Sabaudia e Formentera dove immortalava spesso vip e personaggi famosi per conto dell’agenzia LaPresse e il sito Dagospia. La pistola che potrebbe essere stata utilizzata per il delitto è sicuramente di piccolo calibro, si ipotizza ’22’. Lo Presti prima di essere trucidato si stava recando ad un appuntamento con due amici con i quali condivideva la passione per il footing. A quell’appuntamento non è mai arrivato. A rinvenire il suo corpo disteso sul selciato sotto il ponte Testaccio è stato un passante. Gli amici nell’attesa avvicinandosi al caos di persone e polizia sulla banchina hanno immediatamente riconosciuto Lo Presti provvedendo alla sua identificazione. Il fotografo era privo di portafogli e carta d’identità al momento del rinvenimento del corpo. Solo le chiavi di casa attaccate al collo. Gli inquirenti hanno quindi escluso l’ipotesi di una rapina. La polizia ha subito convocato per testimoniare il coinquilino di Lo Presti con il quale divideva l’appartamento nella zona di Porta Portese. Il suo collega Rino Barillari dalle colonne de Il Messaggero ha commentato a caldo la morte del fotografo: “Era un bravissimo ragazzo e un ottimo collega, lo conoscevo da sempre, non credo che la sua morte sia da ricollegarsi al suo lavoro. Non ti sparano in faccia per qualche foto ai vip – ha dichiarato – non so cosa ci sia dietro, ma è una tragica morte, una morte che mi lascia esterrefatto. E poi nel nostro ambiente non ci aveva mai raccontato di minacce o altri problemi”.

 

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