Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Bimbo muore soffocato dalla pastina, citata in giudizio la clinica Sacro Cuore di Cosenza

Area Urbana

Bimbo muore soffocato dalla pastina, citata in giudizio la clinica Sacro Cuore di Cosenza

Pubblicato

il

Il decesso non sarebbe stato causato dalla negligenza delle maestre o del medico del 118, ma potrebbe essere riconducibile ad errori medici commessi nella fase del parto.

 

COSENZA – Francesco Russo a soli due anni morì in pronto soccorso nell’Ottobre del 2014. Per il suo decesso furono indagati la titolare dell’asilo e il medico del 118 intervenuto a seguito del soffocamento avvenuto mentre mangiava della pastina insieme ad una maestra. La tragedia si consumò in un asilo di Orto Matera dal quale il piccolo fu prelevato d’urgenza e trasportato all’ospedale di Cosenza, dove morì poco dopo il suo arrivo. Eseguito l’esame autoptico sul corpo del piccolo Russo emerse come il decesso fosse strettamente correlato ad un difetto di deglutizione da cui era affetto sin dalla nascita. Una malformazione attestata anche da un certificato di invalidità che ha portato all’assoluzione sia della maestra sia della dottoressa che per prima visitò il bimbo di Marano Marchesato. Il caso fu archiviato, ma ieri i legali della famiglia Russo Massimiliano Coppa, Luigi Forciniti e Paolo Coppa hanno citato in giudizio la clinica Sacro Cuore di Cosenza nella figura del suo rappresentante legale pro tempore.

Gli avvocati chiedono per la famiglia Russo un risarcimento da otto milioni di euro. Secondo l’accusa infatti i sanitari della clinica Sacro Cuore nel corso della gravidanza della madre di Francesco Russo avrebbero commesso un errore rivelatosi fatale. La donna, che nelle ultime settimane di gestazione aveva riscontrato alcuni problemi, doveva essere sottoposta al parto cesario anticipato. Il mancato intervento dei medici del Sacro Cuore, come certificato dai sanitari del policlinico Umberto I di Roma, avrebbe causato una “encefalopatia post asfittica determinata dalla gestione del parto”. Una sofferenza asfittica che, secondo la perizia, avrebbe provocato il difetto di deglutizione che ha portato il piccolo alla morte prematura. Ieri i legali della famiglia Russo hanno citato in giudizio la clinica, sarà ora compito dei giudici valutare le eventuali negligenze che hanno provocato il decesso del bimbo.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA