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‘Ndrangheta: Sestito, arrestato grazie a movimenti della moglie

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‘Ndrangheta: Sestito, arrestato grazie a movimenti della moglie

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CATANZARO – Davide Sestito, il latitante catturato in Germania dai carabinieri del Reparto operativo provinciale di Catanzaro, era riuscito a fuggire

dall’ordinanza di fermo emess a suo carico a dicembre del 2011 nell’ambito dell’operazione “showdown”. Da li’ riuscì raggiungere prima la Spagna e poi la Germania. Dietro, con tutta probabilita’, una buona rete di copertura, ma anche l’abilita’ dell’uomo, accusato di associazione aperdelinquere di stampo mafioso e indiziato anche del delitto del cognato Giuseppe Todaro, il cui corpo non e’ stato mai ritrovato.

Sestito comunicava con la famiglia, rimasta in provincia di Catanzaro, attraverso un codice numerico, da qui il nome all’operazione: “Number”. I carabinieri del Reparto operativo provinciale, guidati dal colonnello Giorgio Naselli, sono riusciti a codificare i messaggi inviati alla moglie e a scoprire che era stato fissato un appuntamento per il ricongiungimento. A quel punto sono scattati una serie di servizi tra la Spagna, la Francia e la Germania. La donna e’ stata seguita per diversi giorni, fin quando e’ partita prima alla volta di Milano, poi per Torino, quindi di nuovo a Milano, dove si e’ fermata in un albergo. Improvvisamente la partenza per la Germania via Austria, in treno. Destinazione la citta’ di Saarbruken, vicino Stoccarda.

E’ qui che gli uomini dell’Arma hanno atteso movimenti, fin quando e’ arrivata un’autovettura con a bordo il latitante, accompagnato da un uomo di nazionalita’ italiana sulla cui posizione sono in corso indagini. Sestito non ha opposto resistenza, ma ha avuto un lieve malore. I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si e’ svolta nella sede del Comando provinciale di Catanzaro, alla presenza del colonnello Salvatore Sgroi, comandante provinciale; del colonnello Naselli; del procuratore Vincenzo Antonio Lombardo e dell’aggiunto Giovanni Bombardieri.

Sgroi ha sottolineato le difficolta’ superate per arrivare sulle tracce dell’uomo, mentre Naselli ha evidenziato “l’alta professionalita’ della polizia tedesca e la collaborazione di tutte le polizie europee interessate”. Il procuratore Lombardo ha sottolineato come Sestito sia stato inseguito in molti stati europei. “Si tratta – ha aggiunto – di un personaggio che ha avuto anche ruoli dirigenziali nella cosca Sia-Tripodi-Procopio, considerato vicino al gruppo e in autonomia rispetto alla cosca Gallace di Guardavalle. Lui e’ sospettato di essere il killer del cognato, Giuseppe Todaro. Analoga parentela c’era con Ferdinando Rombola’, anch’egli rimasto ucciso. I tre, infatti, avevano sposato tre sorelle”. L’aggiunto Bombardieri si e’ soffermato sul lavoro di intelligence compiuto dai carabinieri, mentre Naselli ha poi ricostruito le indagini portate avanti prima dell’arresto. Sestito e’ stato rinchiuso in carcere in Germania, in attesa dell’estradizione che dovrebbe avvenire presto.

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