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Simona “protegge” Giudi: devo aiutarla, è mia sorella
COSENZA – Il lieto fine suona alla porta. Dietro l’allontanamento volontario di Giudi Palumbo,
ritornata a casa sana e salva, e di cui abbiamo dato notizia nel lancio precedente, non c’è stata nessuna fuga, nè altri oscuri motivi. La 31enne, riotnata a casa, s’è scusata con al famiglia per la tensione creata e l’allarmismo provocato, ma al tempo stesso ha spiegato di essere andata in cerca di un lavoro. Spiegando i motivi di un giallo familiare, conclusosi nel migliore dei modi. La 31enne, parlando con i suoi familiari, ha raccontato le fasi salienti della sua avventura on the road. Un’avventura partita da Cosenza e vissuta a tappe, in un sali scendi dai treni, perchè “intercettata” dai controllori e sprovvista del biglietto. Un’avventura che l’ha portata fino a Milano, la Milano che sperava potesse abbracciarla e accoglierla con un lavoro. ma a Milano, però, non ha trovatop nessuna occasione interessante, e allora dalla metropoli meneghina, s’è spostata verso Roma prima e Napoli dopo. ma anche nelle due città, scelte dalla 31enne cosentina, come luoghi simbolo, della sua svolta lavorativa, non ha trovato nulla di interessante, o meglio non ha trovato nessuno pronto ad offrirglielo. E allora, tra angoscia, ansia e un filo di disperazione, ha finito per mischiari tra gli invisibili dei treni, trovando lì riparo dal freddo e dalla paura, nonchè pranzando nelle mense della Caritas. Giudi ha spiegato il mistero del suo non farsi viva, neanche con una telefonata. “Non avevo soldi nella scheda e poi credevo che a 31 anni non dovessi comunicare quello che faccio”. Simona, la sorella di Giudi, quella che per prima ha lanciato l’sos di ricerche della 31enne su Facebook, dopo aver presentanto una denuncia per scomparsa in Questura, ha la voca rotta dall’emozione, mentre racconta il calvario della sua congiunta. “E’ ritornata a casa, è deperita e molto stanca, ha sofferto molto e si vede. Ora ha bisogno di riposare. Mia sorella è una ragazza che ha sofferto molto, e io devo aiutarla”.
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