SIBARI (CS) – L’iniziativa lanciata da Angelo Argento, candidato Pd al Senato nella circoscrizione calabrese, e’ stata presentata questa mattina a Roma nel
corso di una conferenza stampa alla presenza della presidente del Pd, Rosy Bindi, del commissario regionale del Pd calabrese, Alfredo D’Attorre, dell’attore e regista Massimo Ghini e di Antonio Pascuzzo, frontman del gruppo dei Rosso Antico (premio Tenco). Alla campagna per Sibari ha aderito anche l’altro capolista, Marco Minniti e tutti candidati del Pd calabrese.
I due artisti saranno protagonisti dello spettacolo-evento organizzato per sabato 16 febbraio alTeatro Italia di Cassano Jonio, a partire dalle 18, proprio per sensibilizzare sul tema della difesa del suolo, dello sfruttamento dei beni culturali calabresi a partire dal disastro che ha colpito gli scavi della provincia di Cosenza.
“L’obiettivo e’ rompere l’isolamento calabrese – ha detto Rosy Bindi – che pesa in modo terribile su tutti gli ambiti dello sviluppo della Regione e ne frena le potenzialita’. La cultura e’ una strada eccellente per scardinare questo isolamento. Sibari e’ un simbolo che il partito democratico e il futuro governo di centrosinistra devono assumere come metafora per comprendere una volta per tutte che ‘quello che fa bene al Mezzogiorno, fa bene a tutta l’Italia’.
Non c’e’ dubbio infatti che i problemi che vive Sibari sono anche il frutto di una gestione fallimentare del territorio da parte degli attuali amministratori”. “Salvare Sibari e’ la nostra priorita’ – ha spiegato Argento – Abbiamo una enorme infrastruttura immateriale che va da Taranto al Metaponto passando da Sibari per finire a Taormina.
La fruizione di questi beni che costituiscono la Magna Grecia d’Italia deve essere il nostro imperativo. Il riconoscimento di questa vasta area come bene Patrimonio dell’Umanitá consentira’ a Sibari e al territorio che la circonda di avere finalmente le attenzioni che merita e le tutele indispensabili per evitare il ripetersi di episodi di incuria e trascuratezza simili a quelli che ha prodotto l’allagamento del parco”.
“La tutela dell’Unesco non sarebbe fine a se stessa – continua Argento- ma si legherebbe ai riconoscimenti di altre eccellenze, come quelle agroalimentari del territorio calabrese, dal peperoncino alla liquirizia, dal bergamotto al gaglioppo che e’ il piu’ antico vitigno della storia dell’umanita’”.
“L’ iniziativa di sabato e la richiesta all’Unesco sono un modo concreto per tenere alta l’attenzione su un sito archeologico importante come quello di Sibari che non possiamo permetterci di perdere – sostiene D’Attorre – Scontiamo anni di malgoverno da parte del presidente Scopelliti tanto e’ vero che l’unica iniziativa concreta in queste settimane e’ stato l’intervento del ministro Barca che conferma la linea del partito: per noi i beni culturali sono una occasione vera di investimento”.
“Il recupero di Sibari – ha chiosato Ghini – deve rappresentare quel punto d’incontro doveroso tra un progetto culturale e la politica, specie dopo anni in cui la cultura non ha rappresentato una priorita’ per i governi di centrodestra e, ahime’, in qualche caso e’ stata trascurata anche dal centrosinistra. Ora abbiamo l’occasione per dimostrare che siamo in grado di riportare alla luce quell’inestimabile patrimonio sommerso di bellezze, ricchezze e cultura”.
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