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Pollino, dopo il terremoto Parco in stato d’abbandono
CAMPOTENESE – Degrado nel Parco Nazionale del Pollino. Il presidente del gruppo Speleo del Pollino denuncia la situazione sconfortante
in cui verte uno dei maggiori poli turistici montani della regione Calabria. La missiva di Roberto Berardi parte dalla constatazione dello stato d’incuria della cappella della “Madonna della Neve”, ricadente nel comune di Rotonda: “sto parlando di ulteriori crolli del famoso fortino – spiega Berardi – che fino ad oggi ha rappresentato per tutti noi e per gli escursionisti che visitano questi posti per trascorrere qualche giornata nelle nostre meravigliose montagne un punto di riferimento storico ed escursionistico. Purtroppo pare non interessi a nessuno quanto sta avvenendo; ciò che di storico si sta perdendo. Mi rendo conto che la crisi economica che stiamo attraversando, non consente a nessun ente di spendere denaro pubblico, ma credo che l’abbandono in cui siamo caduti é maggiore di quanto sia la crisi. Mi permetto di affermare questo in quanto non credo che tra tutti gli enti interessati a questo patrimonio piccolo, ma importante per la storicità del luogo, non si possa almeno mettere in sicurezza o consolidare il sito con qualche spicciolo. Se è vero che da dopo il terremoto del 26/ottobre/2012 il nostro territorio soffre uno stato di abbandono da parte delle istituzioni, e questo mi rammarica ancora di più, è pur vero che tutti, compreso le persone colpite dalla calamità naturale, hanno lanciato un grido per evitare di non essere lasciati soli tentando di far capire ai turisti che occorre continuare a visitare questo territori per aiutarli concretamente. Così facendo non andremo da nessuna parte: “Il viaggiatore si vede dalla valigia”. E se all’ingresso della porta naturale del Parco Nazionale del Pollino facciamo vedere un’immagine di degrado al viaggiatore, non capisco come potremmo attrarre risorse indispensabili a quanti come noi caparbiamente vogliono vivere in questo territorio”.
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