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La signora morte “seduce” un 25enne: suicidio d’amore
COSENZA – Amore e psiche, amore e morte. Si stenta sempre a crederci. Il sentimento più nobile e romantico del mondo, uccide.
La casistica, purtroppo, ci dice che questo avviene più di quanto sia immaginabile. Le cronache sono piene di omicidi commessi in nome dell’amore (classificati come delitti passionali, ndr), così come di suicidi, dettati dalla sconforto per un sentimento non ricambiato o per una storia finita. Ed è proprio in questa seconda classificazione che si colloca il gesto estremo di Bruno (il nome è di fantasia) un 25enne, impiccatosi a Cosenza per una delusione d’amore. Bruno ha deciso di togliersi la vita per la fine di quell’amore con la sua Elena (anche questo è un nome di fantasia). La fine di quella storia, sulla quale il 25enne aveva forse costruito tutte le sue speranze, ha spinto Bruno tra le sabbie mobili della disperazione che, piano piano, ha finito per inghiottirlo. Bruno sognava un futuro radioso con al sua ragazza, forse si era mille e mille volte immaginato, di costruire con lei una famiglia, di portarla all’altare, di diventare padre. Ma qualcosa nel rapporto fra i due amanti, s’è rotto. Così come anche questa delusione, legata allo sconforto, alla disperazione, alla paura di aver perso per sempre la sua fidanzata, ha finito per divorare il 25enne dentro, bruciandogli le speranze e mandandogli in tilt i meccanismo del suo l’interruttore nevralgico. Bruno, dicono i suo familiari, così come gli amici, ha cercato in tutti i modi di ricompattare quel rapporto, tentando tutte le strade per riconquistare la sua Elena e ricominciare a “camminare a sognare mano nella mano”, ma non c’è stato nulla da fare. I no secchi della sua ex di ritornare con lui, non gli hanno lasciato scampo, spingendolo tra le braccia della signora morte che ha deciso di “sedurre” Bruno, stringendogli il collo intorno ad un cappio. Il ragazzo è stato trovato penzoloni dai familiari che hanno allertato il 118 nella speranza di salvarlo. Ma, purtroppo per lui e per loro, non c’era più nulla da fare. Quella corda è stata così forte e resistente da prendersi la sua vita. Portandosi dietro anche il sorriso, i sogni, le speranze del 25enne. Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Cosenza Principale, diretti dal luogotenente Cosimo Saponangelo, i detective della Compagnia di Cosenza, coordinati dal capitano Pieluigi Satriano e i vigili del fuoco. Le modalità del suicidio sono apparse subito chiare, così come il movente del gesto. Ciao romantico innamorato, riposa in pace.
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