Sanità, l’area urbana ha bisogno di un nuovo ospedale… pubblico. Martedì se ne discuterà a Rende (AUDIO INTERVISTA)

Calabria Attiva e Rende Cambia Rende, hanno organizzato per martedì prossimo 10 novembre alle 17.30, presso l’Hotel San Francesco, un incontro pubblico sul tema: “Un nuovo ospedale per l’area urbana: efficiente, economico, pubblico”.

RENDE (CS) – Ben vengano le strutture private in sanità, ma probabilmente l’urgenza è tutt’altra. Cosenza, Rende e pertanto l’intera area urbana, hanno bisogno urgente di una nuova e più efficiente struttura ospedaliera che sia però pubblica. Recentemente infatti, a Rende, si fa sempre più insistente il progetto di realizzare un nuovo ospedale ‘privato’ sul territorio, una grande struttura sanitaria che sembra aver incontrato il parere favorevole dell’amministrazione guidata da Marcello Manna. Ma secondo alcuni, per quanto sia utile sempre e comunque, l’attivazione sul territorio di presidi sanitari, la vera esigenza, di interesse comune, è di guardare ad un progetto che confermi il vero carattere del settore sanitario che è proprio quello dell’essere pubblico. L’obiettivo dell’incontro, promosso da Calabria Attiva, guidata dall’ex consigliere regionale Mimmo Talarico (in foto a destra), e da Massimiliano De Rose (a sinistra), capogruppo al consiglio comunale di Rende Cambia Rende, è quello di far sedere ad un tavolo, tutti gli attori istituzionali coinvolti: politica, società civile, istituzioni per trovare insieme un’adeguata soluzione.

Stamattina ai microfoni di Rlb Radioattiva Massimiliano De Rose, ha spiegato lo scopo dell’iniziativa:

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All’incontro di martedì sono stati invitati il presidente della Regione Oliverio, il presidente della Provincia di Cosenza, Occhiuto, i responsabili della sanità regionale ad iniziare dal commissario ad acta per il piano di rientro Massimo Scura e ancora, il presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza, Corcioni; il rettore dell’Unical Crisci, i sindaci dell’area urbana e quelli delle Serre Cosentine e della Presila e ovviamente tutte le realtà associative del territorio, i sindacati, parlamentari e consiglieri regionali. Insieme per affrontare uno dei temi più caldi e allo stesso tempo drammatici del territorio, ovvero lo stato in cui versa la sanità e le possibili progettualità per il futuro.