Archivio Storico News
Niente sussidi per i lavoratori in mobilità, proteste sulla Salerno-Reggio Calabria
Sono diciotto le mensilità arretrate di cui attendono ancora il pagamento. L’ennesimo blocco dei pagamenti ha fatto riesplodere la protesta di centinaia di lavoratori. Momenti di tensione nella mattinata
REGGIO CALABRIA – Chiedono lo sblocco dei fondi nazionali e regionali i lavoratori calabresi percettori di mobilita’ in deroga che stamattina anche in provincia di Reggio Calabria hanno dato vita a una giornata di protesta indetta da Cgil Cisl e Uil su tutto il territorio calabrese. A Reggio Calabria i lavoratori hanno dapprima manifestato a piazza De Nava, per poi spostarsi a palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale. A Gioia Tauro, invece, un gruppo di lavoratori ha occupato i due svincoli dell’autostrada. Il presidio e’ terminato da poco. In tutta la regione sono circa 27 mila i lavoratori in mobilita’, il cui sussidio e’ fermo al pagamento di marzo 2014. “Chiediamo lo sblocco dei fondi ministeriali ma anche regionali, che sono in giacenza presso la agenzia di coesione nazionale, sono fondi Pac – ha detto il segretario regionale Nidil-Cgil Antonio Cimino – comunque attinenti alla Calabria. Il paradosso e’ che il governo non manda i fondi ministeriali e fa ostruzionismo anche sui fondi regionali che sono solo in giacenza.
Dal prossimo anno si aggiungerà anche il problema dello svuotamento del bacino. Usciranno gran parte dei lavoratori per effetto della legge Poletti, abbiamo necessita’ – spiega Cimino – di politiche attive del lavoro che consentano anche il ricollocamento dei lavoratori e rispetto a questa partita c’e’ un impegno preso a novembre 2014 con l’allora sottosegretario Delrio, ci aveva promesso un tavolo nazionale che coinvolgesse la Regione Calabria e le parti sociali. Tavolo che è stato annunciato, ma mai convocato” .
Social