Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Estradato in Italia il boss Bruzzese. Arrestato in Canada nel 2013 è considerato ai vertici della ‘ndrangheta

Archivio Storico News

Estradato in Italia il boss Bruzzese. Arrestato in Canada nel 2013 è considerato ai vertici della ‘ndrangheta

Pubblicato

il

Il presunto boss che decideva le affiliazioni ai clan arriverà all’aeroporto di Fiumicino. Secondo gli investigatori è considerato l’uomo di collegamento tra Milano e le cosche in Calabria

ROMA – Estradato in Italia il boss Bruzzese che arriverà a Roma proveniente dal Canada. L’uomo è ritenuto dai magistrati al vertice delle cosche di ‘ndrangheta tra Milano e la Calabria Verrà. Da lui passavano decisioni e soprattutto nuove affiliazioni. Originario di Grotteria, in provincia di Reggio Calabria, già capo della locale ‘ndrina, era nel Nord, in Lombardia, che Carmelo Bruzzese aveva scalato, veloce e prepotente, i vertici delle cosche. Era ricercato dal 2010 quando il GIP del tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia emanò un ordine di cattura. “Latitante a piede piede libero” fu arresto nell’agosto del 2013, quando fu rintracciato dopo un controllo dell’ufficio immigrazioni di Toronto e in seguito arrestato dai carabinieri del Ros. Toronto perché in Canada Caemelo Bruzzese, classe 1949, era scappato e aveva trovato rifugio, riparo e protezione nella folta comunità di immigrati calabresi in canada, che con sempre maggiore sfrontatezza ha ricreato in Nord America gli usi e i costumi, i malaffari e le violenze, della ‘ndrangheta. In Italia Bruzzese era legato alla ‘ndrina di Cormano.

Si muoveva tra hinterland e Milano, con il ruolo di «ufficiale di collegamento» con la Calabria. Ricercato nell’ambito dell’inchiesta «Crimine», secondo gli investigatori Bruzzese aveva l’ultima parola su dove e con chi le cosche dovessero allargarsi al Nord. Decideva di uomini e di sorti, il boss. Decretava se un ragazzo potesse essere pronto o meno ai riti di affiliazione. Se ne era andato convinto che in Canada non l’avrebbero mai scovato o, comunque, stanato, ben sapendo della difficoltà estrema di convincere altre forze dell’ordine e altri giudici dell’urgenza di un arresto per associazione mafiosa. Là infatti il 416 bis non esiste. Così i carabinieri, dopo una lunga trafila di appostamenti, pedinamenti e studi, sono riusciti a dimostrare come Bruzzese avesse violato le rigide leggi sull’immigrazione. E a quel punto, è stato braccato. Oggi la sua estradizione

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA