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Poste italiane riduce i servizi, il sindaco di Sorbo San Basile s’incatena all’ufficio postale

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Poste italiane riduce i servizi, il sindaco di Sorbo San Basile s’incatena all’ufficio postale

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Continua l’attività di smantellamento e riduzione degli uffici postali in Calabria, e così il primo cittadino del centro catanzarese ha inscenato una singolare protesta.

SORBO SAN BASILE (CZ) – Si è incatenato per manifestare contro la decisione di Poste Italiane di rimodulare, cioè ridurre a soli tre giorni settimanali, l’apertura dell’ufficio postale del proprio comune. E’ la protesta attuata da Luigi Riccelli sindaco di Sorbo San Basile, comune della Presila Catanzarese. “Siamo persone non numeri”, ‘L’ufficio postale non si tocca” e “gli sprechi sono altri” sono alcune delle scritte impresse su striscioni affissi davanti all’ingresso dell’ufficio postale.

Intanto la Cgil ha espresso solidarietà e vicinanza al sindaco di Sorbo San Basile, Luigi Riccelli. “La decisione di Poste Italiane di far prevalere sull’interesse collettivo i soli interessi economici, con la chiusura o la riduzione dell’orario di apertura dei propri sportelli – afferma in una nota Giuseppe Valentino segretario generale della Cgil di Catanzaro – mette in grave rischio la tenuta sociale nei piccoli comuni già abbandonati a se stessi e che rischiano lo spopolamento. La Cgil ha più volte sollevato questo tema, chiedendo a Poste Italiane di trovare soluzioni compensative che possano alleviare i disagi per i cittadini. Aspettiamo risposte, sperando che gesti estremi come quelli del Sindaco di Sorbo San Basile, possano essere utili a sensibilizzare i cuori duri dei dirigenti di Poste Italiane e delle Istituzioni preposte (dato che l’azienda è una partecipata del Ministero delle Finanze)”.

Foto: lametino.it

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