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Madre e figlia uccise, Pm scarcera Belmonte

NAPOLI – Il pm della procura di Santa Maria Capua Vetere, Silvio Marco Guarriello, che sta indagando sul ritrovamento dei cadaveri nella villetta di famiglia a Castelvolturno di Elisabetta

Grande e Maria Belmonte, ha depositato questa mattina il ricorso in Cassazione contro il provvedimento di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del tribunale del Riesame di Napoli nei confronti del principale indagato, il medico Domenico Belmonte, marito e padre delle due donne i cui cadaveri vennero trovati a otto anni di distanza dalla loro scomparsa, il 17 novembre scorso. Nel documento di impugnazione della decisione, composto di 24 pagine, il pm sottolinea che la ricostruzione dei fatti formulata dal tribunale del Riesame di Napoli e’ “disomogenea in quanto nel testo dell’ordinanza si riportano senza alcuna valutazione comparativa e critica solo alcuni elementi investigativi emersi”. Inoltre, si contesta che “il tribunale, invece che procedere a una valutazione organica e comparativa della costellazione di elementi indiziari in atti, opera illegittimamente laddove li scompone e li analizza atomisticamente”. Per i giudici del Riesame (il collegio era composto da Marcello Rescigno, Daniela Cortucci e Carmela Iorio) nel provvedimento di convalida del fermo del medico emesso dal gip Francesco Caramico D’Auria del tribunale di Santa Maria, c’era “l’assenza della prova storico-rappresentativa della responsabilita’ del medico Domenico Belmonte” e “l’assoluta mancanza di un plausibile movente del duplice omicidio”. Per questo motivo, il 7 dicembre scorso, Belmonte venne scarcerato. I corpi delle due donne si trovano ancora presso l’istituto di medicina legale di Bari per essere analizzati.

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