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Scuola: il consiglio regionale snobba la mozione dei docenti calabresi, ma la lotta continua (AUDIO INTERVISTA)

Una vera e propria beffa, e soprattutto una mancanza di attenzione nei confronti di centinaia di docenti calabresi che ieri hanno manifestato sotto 40 gradi mentre nelle stanze ‘condizionate’, il 12° punto all’ordine del giorno, ovvero quello della mozione veniva cancellato.

REGGIO CALABRIA – Il consiglio regionale infatti, nella seduta di ieri ha slittato al prossimo 17 settembre la discussione della mozione presentata dai docenti calabresi sulla presunta incostituzionalità della riforma scolastica del Governo Renzi. Ma quella del 17 è una data purtroppo inutile in quanto il 13 settembre scadono i termini per il ricorso contro la legge 107 del 2015. Una giornata infruttuosa per i docenti dei vari comitati calabresi che negli ultimi mesi si sono spesi e non poco per sostenere la mozione contenente le criticità della Riforma nei punti di incostituzionalità che ledono le competenze regionali. Una mozione che aveva il fine di adire la Corte Costituzionale, entro il 13 settembre, con un ricorso della Regione Calabria ma quest’ultima, forse per non andare contro al Governo Nazionale, ha slittato la discussione a 4 giorni dopo; quindi è stato tutto inutile, ma certamente non farà abbassare i toni ai docenti calabresi che hanno tutta l’intenzione di proseguire nella loro battaglia con assemblee nelle scuole fin dal primo giorno di avvio delle lezioni. Sulla mancata pronunciazione in Consiglio regionale della Calabria, relativamente all’incostituzionalità di questo provvedimento, questa mattina ai microfoni di RLB RADIOATTIVA è intervenuta l’avvocatessa Gianfranca Bevilacqua, che ha redatto la mozione.

ASCOLTA L’AUDIO INTERVISTA
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