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Facoltà di medicina all’Unical, prosegue il botta e risposta politico tra Cosenza e Catanzaro

Calabria

Facoltà di medicina all’Unical, prosegue il botta e risposta politico tra Cosenza e Catanzaro

Continua a far discutere l’istituzione della facoltà di medicina all’Università della Calabria. Il sindaco di Catanzaro torna sull’argomento chiedendo ad Occhiuto di “pensare alla nuova azienda Dulbecco”

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Medicina Unical

COSENZA – E’ ormai entrata nel vivo la polemica fra la città di Catanzaro e quella di Cosenza per un’eventuale creazione della Facoltà di medicina all’Unical.

Fiorita: “Sbagliata, inutile e giuridicamente discutibile”

“Riscontro alcune aperture nella posizione espressa dal presidente Occhiuto sulla questione della Facoltà di medicina. Ma se davvero il Governatore punta a rafforzare l’UMG e la sua Scuola di Medicina, non si capisce – interviene Fiorita, sindaco di Catanzaro – perché non abbia ancora firmato il protocollo d’intesa Regione-Università per dare vita all’Azienda unica universitario-ospedaliera ‘Renato Dulbecco’. La nascitura azienda, forte dei suoi 885 posti letto, di un secondo pronto soccorso e di un Irccs per la medicina di precisione, irrobustirebbe la Facoltà di medicina, fornendo agli studenti e ai ricercatori gli spazi, le risorse e le tecnologie per un’alta qualità formativa. La ‘Dulbecco’ diventerebbe – prosegue –  così il principale polo sanitario della Calabria e renderebbe ancora più inutile la duplicazione della Facoltà di medicina a Cosenza dove, peraltro, non esiste un Policlinico di riferimento e l’ospedale dell’Annunziata non sembra in grado, per i suoi gravi problemi logistici, di supportare un’attività didattica e formativa così importante. Se davvero il presidente Occhiuto ha a cuore la Facoltà di medicina di Catanzaro, non abbia esitazioni nel firmare il protocollo d’intesa, anche perché – incalza Fiorita – il termine di un anno fissato dalla legge regionale sull’Azienda unica è già stato superato. Ma anche questo non basta. La nuova Azienda ‘Dulbecco’ ha bisogno di più spazi e crediamo che la somma destinata dalla Regione al ‘nuovo ospedale di Catanzaro’ appaia insufficiente e sicuramente molto inferiore a quella destinata al ‘nuovo ospedale di Cosenza’, parliamo di ben 500 milioni di euro”.

“Noi riteniamo sbagliata, inutile e giuridicamente discutibile l’istituzione della seconda Facoltà di medicina all’Unical e la contrasteremo in tutte le sedi. Solo a bocce ferme, si potrà discutere – conclude Fiorita –  di un nuovo assetto del sistema universitario calabrese che non dovrà vedere – e in questo siamo d’accordo con il presidente Occhiuto – rendite di posizione”.

 

Occhiuto va avanti: “Continuare significa dare valore all’offerta formativa”

Il presidente della Regione riprende con forza la volontà di andare avanti: “I rettori quasi all’unanimità hanno accolto questa proposta, perché hanno approvato proposte per l’aumento dell’offerta formativa per tutte e tre gli atenei calabresi”.

“La Calabria è la regione di Italia – ha aggiunto Occhiuto – che in rapporto agli abitanti ha meno sedi di facoltà di medicina e io governo una regione che ha problemi straordinari in termini di assistenza sanitaria. Seminare più competenza attraverso l’università è sicuramente una buona cosa. E’ chiaro che l’Università di Catanzaro che ha acquisito una dimensione importante, soprattutto nella Facoltà di Medicina, dove ci sono delle eccellenze, è un’università che va sostenuta per questo abbiamo già preparato un poderoso programma di investimenti”. Il piano si chiama “Capitalia Calabria 20/30” ha spiegato Occhiuto e “saranno destinati 50milioni di euro di fondi comunitari per potenziare l’offerta formativa prevalentemente dell’Università di Catanzaro attraverso borse di studio per specializzazioni mediche e per iniziative che la stessa università suggerirà. Avanti, dunque, con il potenziamento dell’Università di Catanzaro ma il mio compito è quello di impedire che il potenziamento dell’offerta formativa della regione sia ostacolato da spinte campaniliste. In altre occasioni il mio voto decisivo andò a favore dell’università di Catanzaro quando altre università si opponevano favorendola, perché ritengo che sia un valore l’aumento dell’offerta formativa“.

Roberto Occhiuto

Iacucci: “Questa scelta è una svolta per la nostra regione”

“La notizia dell’istituzione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia TD all’Unical rappresenta una svolta positiva per tutta la regione. Dopo una lunga attesa finalmente nella riunione dello scorso 22 dicembre, il Comitato regionale di coordinamento delle università calabresi ha dato il via alla costituzione del corso di laurea all’Università di Rende, prevedendo anche una convenzione per i tirocini clinici presso l’Annunziata di Cosenza. Desidero ringraziare quanti, negli anni, si sono spesi per questo storico risultato che parte da lontano”. E’ quanto afferma Franco Iacucci, vicepresidente del Consiglio regionale.

“Sono certo che l’Unical, da sempre un’eccellenza soprattutto nell’ambito della ricerca scientifica – aggiunge Iacucci – saprà fornire ai giovani studenti gli strumenti e la preparazione adeguata per potere svolgere un lavoro che è più che altro una missione. Il Coruc ha inoltre deliberato l’istituzione di altri tre corsi di studio: Servizi giuridici per l’innovazione digitale, Tecnologie del Mare e della Navigazione, infermieristica. Anche quest’ultimo corso mira ad implementare il personale nelle corsie e a migliorare l’offerta sanitaria calabrese. L’attivazione dei corsi di Medicina e Infermieristica risponde non solo alle esigenze di tanti giovani, che non dovranno più spostarsi fuori regione, sostenendo costi e sacrifici, per studiare, ma anche alle esigenze di una sanità territoriale che necessita di medici e di clinici per poter colmare la mancanza di personale che affligge i nostri ospedali e che si ripercuote, negativamente ed inevitabilmente, sui malati. Tant’è, come è ben noto, che ci siamo dovuti rivolgere ai medici cubani per supplire alla carenza di personale. Secondo le stime, sul territorio ci sarebbero oltre 2500 posizioni vuote. Mancherebbero medici, chirurghi generali e d’urgenza, pediatri, medici di terapia intensiva e rianimazione, cardiologi e ginecologi. La pandemia ha evidenziato ancor di più un sistema che arranca da anni, tra commissariamenti e debiti e che fa ‘scappare’ tanti medici dal servizio sanitario pubblico”.

“Per questo la facoltà di medicina a Cosenza – sostiene ancora il vicepresidente del Consiglio regionale – dovrebbe essere accolta con soddisfazione da tutti. Non comprendo le polemiche sorte a Catanzaro in seguito alla notizia: dispiace che un’occasione storica così positiva venga travisata a fini polemici come se si scippasse qualcosa da un territorio per dare ad un altro. È stato chiarito che i posti della facoltà di medicina a Cosenza sono aggiuntivi a quelli di Catanzaro e una sana competizione tra gli Atenei può solo migliorare la qualità dell’offerta formativa. Inoltre, la provincia di Cosenza è una delle più vaste con 150 comuni, con un ospedale Hub, l’Annunziata, troppo spesso al collasso con i suoi 538 posti letto (-25% circa rispetto alla media nazionale). Dal Tirreno allo Jonio passando per il Pollino, la Sila e la Piana di Sibari, ci sono, poi, 12 presidi ospedalieri che, secondo i dati dell’Asp, contano 90 mila accessi l’anno e circa un milione di prestazioni sanitarie erogate. Di fronte a questi numeri credo che occorra riconoscere che una facoltà di medicina a Cosenza fosse doverosa e sperare che entrambi gli Atenei possano formare medici sufficienti a colmare l’enorme necessità della regione tutta. In tal senso, sarebbe più costruttivo batterci tutti insieme, soprattutto come rappresentanti delle istituzioni, senza inutili divisioni e conflitti, perché si affrontino le emergenze dell’edilizia sanitaria e si pensi rapidamente a costruire i nuovi ospedali, ad attivare i nuovi posti letto e ci si batta per un’offerta sanitaria degna di questo nome”.

 Mimmo Bevacqua: “Sulla questione campanilismi fuori dal tempo”.

“Prima di dire la propria, converrebbe informarsi sui fatti: sul nuovo corso di laurea in medicina attivato presso l’Unical, si stanno accumulando dichiarazioni che troppo spesso non hanno alcuna attinenza con la realtà ma sembrano dettate esclusivamente da approssimazione e malintesi campanilismi fuori dal tempo. In questo senso, le parole del Rettore Leone chiariscono in maniera netta come stanno effettivamente le cose: nessuno vuol levare niente a nessuno; semplicemente, si intende aumentare l’offerta formativa, valorizzare le potenzialità calabresi e rendere i nostri Atenei maggiormente attrattivi anche per chi viene da fuori regione”. È quanto afferma il consigliere regionale Mimmo Bevacqua che prosegue: “Se è vero, com’è vero, che la Calabria è attualmente sottodimensionata per quanto attiene al numero di sedi di Medicina rispetto agli abitanti; se è vero, com’è vero, che i posti Unical saranno aggiuntivi; allora, c’è soltanto da ringraziare chi tanto si è speso per raggiungere questo traguardo e chiedere alla politica calabrese di fare il proprio dovere per la realizzazione del nuovo policlinico universitario. Mi rivolgo, innanzi tutto, al Presidente e Commissario Occhiuto: avvii un’interlocuzione serrata con i Comuni e, con la medesima volontà già dimostrata in altre circostanze, guidi il necessario processo di convergenza verso una soluzione che, a questo punto, si presenta obbligata”.

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