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Protesta alloggi Unical: «Hanno vinto gli studenti, ma questo è solo l’inizio»

Università

Protesta alloggi Unical: «Hanno vinto gli studenti, ma questo è solo l’inizio»

Soddisfazione del Coordinamento universitario Aula Studio Liberata F4 e Fgc-UniCal: dopo le proteste l’ateneo ha garantito il posto letto a tutti gli studenti

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RENDE (CS) – “Sono state intense giornate di mobilitazione, dalle assemblee all’occupazione dei Rocchi, finendo con quella del Centro Residenziale – che ci ha consentito di avere un incontro con la Prorettrice e portare nelle sedi istituzionali i bisogni e le istanze di studenti e studentesse che da troppo tempo vedevano negato il proprio diritto alla casa”. A scriverlo in una nota il Coordinamento universitario Aula Studio Liberata F4 e Fgc-UniCal, dopo le proteste simboliche per gli alloggi universitari che hanno portato l’ateneo di Arcavata a concedere a tutti gli studenti il diritto al posto al letto.

“Grazie a queste giornate le nostre richieste sono state ascoltate e la comunità studentesca ha ottenuto risultati importanti come l’accelerazione sull’assegnazione degli alloggi, per uscire nell’immediato da questa “emergenza” atavica del nostro campus, – scrivono gli studenti – e l’impegno da parte dell’Università ad attivarsi per determinare un cambiamento di rotta sulla questione del diritto all’abitare nello stesso. Questa vittoria, se da un lato rappresenta un primo passo importante per la comunità studentesca dell’UniCal che ha dimostrato consapevolezza e determinazione, dall’altro ci comunica che è necessario continuare ad attivarci e mobilitarci: per tornare ad essere protagonisti delle nostre vite, a partire dalla rivendicazione dei nostri diritti più basilari.

Riconosciamo a questa Governance di aver assunto impegni importanti, ma allo stesso tempo rimaniamo consapevoli della necessità di continuare a dimostrare la stessa determinazione e la stessa voglia di riscatto espressa in questi giorni. La vicenda dello studentato in contrada Rocchi, l’attesa di due mesi per l’asseganzione degli alloggi che ha costretto troppi studenti e studentesse a vivere un enorme disagio vedendo negato il proprio diritto allo studio, restano ferite ancora aperte.

Continueremo a fare inchiesta, – concludono – a monitorare ed a mobilitarci, perché siamo consapevoli che solo noi, studentesse e studenti, uniti, possiamo dare una nuova forma al nostro campus ed alle nostre esistenze, in tutti gli ambiti in cui esse si svolgono. Abbiamo appena iniziato!”

 

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