Area Urbana
Inchiesta su lavori e appalti a Rende, confermato divieto di dimora per Marcello Manna
Per il sindaco sospeso del Comune di Rende è caduto il capo d’imputazione della presunta corruzione in concorso con l’imprenditore Aceto
CATANZARO – Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha confermato la misura cautelare del divieto di dimora a Rende per il sindaco sospeso Marcello Manna. Misura scaturita dall’inchiesta che lo scorso 10 novembre, ha travolto nuovamente il Comune ed ha riguardato presunti casi di corruzione su appalti e lavori pubblici. Respinto in parte il ricorso presentato del legale di Manna, l’avvocato Nicola Carrattelli, visto che è stato annullato uno dei capi d’imputazione contestati, ovvero quello di corruzione in concorso con l’imprenditore Aceto. Confermata invece l’ordinanza del gip Piero Santese sull’ipotesi di reato di turbativa d’asta. La decisione del tribunale del Riesame di Catanzaro riguarda le accuse mosse dalla procura della Repubblica di Cosenza che ha portato all’inchiesta sul Comune di Rende.
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