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Pestaggio ad un detenuto: spogliato e colpito con manganelli. Ai domiciliari 6 agenti

Calabria

Pestaggio ad un detenuto: spogliato e colpito con manganelli. Ai domiciliari 6 agenti

Tra le sei persone arrestate c’è anche il comandante mentre altri due agenti di polizia penitenziaria sono stati interdetti dal servizio

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REGGIO CALABRIA – Sono accusati di tortura e lesioni personali aggravate, i 6 agenti della polizia penitenziaria in servizio a Reggio Calabria sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Vittima del pestaggio un detenuto dell’istituto penitenziario “Panzera“. Le misure sono state emesse dal gip su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri e del pm Sara Perazzan. Tra questi c’è anche il comandante della polizia penitenziaria in servizio al carcere di Reggio Calabria. Per altri due indagati, il gip ha disposto la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio.

Spogliato e colpito con manganelli

“Conducevano illegittimamente il detenuto in una cella di isolamento, senza alcuna preventiva decisione del Consiglio di disciplina ovvero senza alcuna previa decisione adottata in via cautelare dal Direttore, serbando gratuite condotte di violenza e di sopraffazione fisica che cagionavano al detenuto acute sofferenze fisiche mediante più condotte e sottoponendolo ad un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona”. È quanto c’è scritto nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita stamattina dalla squadra mobile di Reggio Calabria nei confronti di sei agenti della polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale “Panzera”.

Tutti e sei sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di torture e lesioni personali aggravate nei confronti di un detenuto napoletano ritenuto un esponente di spicco della camorra. I fatti contestati agli indagati risalgono al 22 gennaio 2022, lo stesso giorno della visita a Reggio Calabria dell’ex ministro della giustizia Marta Cartabia. Il detenuto aveva messo in atto una protesta, rifiutandosi di far rientro nella cella dopo aver usufruito del previsto passeggio esterno. La reazione, stando alle indagini coordinate dal procuratore Giovanni Bombardieri e dal pm Sara Perazzan, è stata violentissima. Il giovane detenuto, infatti, è stato colpito ripetutamente con i manganelli in dotazione di reparto, ma anche con dei pugni. Gli agenti coinvolti, inoltre, lo hanno fatto spogliare lasciandolo semi nudo per oltre due ore nella cella ove era stato condotto.

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