CATANZARO – La Procura della Repubblica di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri ha aperto un fascicolo in relazione all’incendio della notte scorsa dove sono morti tre ragazzi, in cui si ipotizzano i reati di omicidio colposo e disastro colposo. Si tratta di un passaggio obbligato in presenza di vittime e per poter disporre le autopsie e gli accertamenti del caso. Secondo quanto si è appreso in ambienti vicino alle indagini, allo stato non ci sono elementi che possano fare ipotizzare qualcosa di diverso dall’incidente.
“Incendio generalizzato, nell’appartamento tutto ha preso fuoco”
“All’interno dell’appartamento – ha spiegato uno degli operatori dei Vigili del fuoco, si è sviluppato un incendio generalizzato, questo perché tutte le sostanze combustibili presenti all’interno hanno preso fuoco. Se fosse stato un incendio di propagazione saremmo riusciti a fare un’analisi più rapida ma essendo generalizzato necessita di ulteriori accertamenti che saranno svolti dal Nucleo investigativo antincendio (Nia). Essendo stato bruciato tutto nell’abitazione, allo stato non si può capire l’origine del rogo”.
Da quanto è emerso dal sopralluogo il sesto piano, quello immediatamente sopra l’appartamento interessato, è stato evacuato, mentre per quello sottostante sono state individuate delle infiltrazioni di acqua ma non ci sono problemi strutturali.
Carbonizzati anche due cani
Anche due cani di proprietà della famiglia Corasaniti sono morti nel rogo che ha ucciso tre ragazzi di 22 anni, 16 e 12 nell’appartamento di Catanzaro. I due animali, assieme ad un terzo, si trovavano all’interno dell’appartamento dove viveva la famiglia quando le fiamme hanno avvolto gli ambienti e si sono propagate con estrema rapidità se. Le carcasse semicarbonizzate sono state raccolte dai vigili del fuoco del Comando provinciale al termine del sopralluogo e della messa in sicurezza della zona interessata. Secondo quanto riferito dai vicini nell’abitazione doveva esserci anche un terzo animale che si sarebbe messo in salvo.
