Area Urbana
Una targa nel cuore di corso Telesio per il primo italiano a vincere un Oscar
Un omaggio ad un professionista della fotografia, cosentino, il primo a vincere un Oscar precedendo di 11 anni Vittorio De Sica. Stamattina svelata la targa in onore a Tony Gaudio
COSENZA – “In questo edificio iniziò la sua carriera. Il direttore della fotografia Gaetano “Tony” Gaudio, pioniere del Cinema, consacrato ad Hollywood, primo italiano nella storia a vincere un premio Oscar, nel 1937 per il film “Avorio nero” di Mervyn LeRoy”. E’ questa la dicitura della targa scoperta questa mattina in via San Giovanni Gerosolimitano (già piazzetta della Uova) e dedicata a Tony Gaudio. La targa commemorativa è stata disvelata, alla presenza del pronipote, Gino Gaudio, giunto positivamente da Los Angeles, insieme a sua moglie, oltre che del sindaco della città dei Bruzi, Franz Caruso e di persone che hanno portato la loro testimonianza, si trova proprio in Piazza San Giovanni Gerosolomitano sul palazzo dove ancora oggi ci sono le scritte a muro dello studio fotografico che fu proprio di Tony Gaudio. Oltre alla targa in memoria del fotografo cosentino verrà realizzato anche un documentario. “Questa cerimonia, per tutta la famiglia Gaudio, rappresenta un momento commovente”, sono le parole del pronipote Gino Gaudio. Il sindaco di Cosenza Franz Caruso ha invece affermato che con questa commemorazione, “Riscopriamo la storia. Una storia, quella del cosentino Antonio Tony Gaudio, dimenticata che come tanti altri suoi concittadini, all’inizio del secolo scorso, parte per andare in America alla ricerca di quel “sogno americano” che però lui riesce a realizzare con addirittura il riconoscimento della statuetta degli Oscar, grazie al suo talento ed alle sue capacità”. Inoltre, il primo cittadino, dopo aver donato una targa del Comune di Cosenza, ha annunciato che sarà avviato l’iter per riconoscere a Tony Gaudio, la cittadinanza onoraria.
Un angolo di corso Telesio da oggi, ricorderà il primo italiano a vincere un premio Oscar per la fotografia. Era il 1937 e il film era Avorio Nero. Una carriera ad Hollywood fatta di successi e collaborazioni con i più grandi registi dell’epoca: Lewis Milestone a Raoul Walsh, Frank Borzage, Jacques Tourneur, Howard Hawks, William Dieterle. Gaudio ottenne la candidatura all’Oscar per Gli angeli dell’inferno, Il conquistatore del Messico, Ombre malesi, Corvette K-225 e L’eterna armonia. Emigrato negli Stati Uniti d’America nel 1906 divenne membro attivo della comunità italo-americana di Los Angeles. Una lunga carriera la sua, dal 1909 al 1949, nel corso della quale girò anche due film come regista.
Figlio di Raffaele Gaudio, fotografo professionista cosentino, intraprese lo stesso mestiere sin da ragazzo e con il fratello Eugenio, mosse i primi passi nel cinema girando corti in italiano, fino alla partenza verso l’America, per farsi strada a Hollywood. Ha lavorato per la First National e per l’American Society of Cinematographers, un organo nato con lo scopo di formare fotografi professionisti. Nel cinema approda alla Warner Bros., che aveva acquisito la First National nel 1928. Nel 1937 vinse la statuetta per il film Avorio nero, divenendo il primo italiano a conquistare il premio, precedendo di 11 anni Vittorio De Sica. Nel 1949 lasciò il lavoro per ritirarsi a vita privata e morì nel 1951 a 67 anni.
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