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Cosenza, l’Asp proroga i contratti a infermieri e fisioterapisti per l’emergenza Covid

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Cosenza, l’Asp proroga i contratti a infermieri e fisioterapisti per l’emergenza Covid

Prorogati fino al 31 dicembre del 2022, i contratti del personale infermieristico e fisioterapico impegnati nell’emergenza covid-19

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COSENZA – Con delibera dell’Asp numero 1.427 del 29 agosto, il Commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Antonio Graziano, su proposta e conforme istruttoria del dirigente del UOC gestione, sviluppo, valorizzazione e formazione delle risorse umane, a seguito dell’istruttoria compiuta dalla stessa struttura e acquisito il parere favorevole del referente sanitario e del referente amministrativo, ha firmato la proroga, fino al 31 dicembre del 2022, dei contratti del personale infermieristico e fisioterapico impegnati nell’emergenza covid-19 e con contratti Co.Co.Co.

La delibera arriva dopo che il direttore del servizio di igiene e sanità pubblica, con propria nota del 9 agosto 2022, aveva evidenziato la necessità di prorogare i contratti del personale infermieristico e che “la scadenza dei contratti del personale infermieristico avrebbe creato una situazione deficitaria sia per l’assistenza domiciliare stessa che per le attività istituzionali del servizio Igiene Pubblica, trattandosi “di personale professionalizzato e perciò unico personale in grado di garantire l’assistenza domiciliare ai pazienti covid”. Anche il Direttore del Servizio sanitario Tirreno aveva evidenziato la necessità di una proroga dei contratti per il personale fisioterapista in servizio presso le strutture di competenza, ovvero sia nei centri di riabilitazione dell’età evolutiva che nel ambito delle cure domiciliari integrate e post acuzie.

Era stato evidenziato, infine, che la cessazione dei contratti avrebbe “aggravato la situazione di criticità oggettiva a cui sono già sottoposti i servizi aziendali, sia in favore dei pazienti covid che di quelli che necessitano di prestazioni riabilitative a ciclo continuo e, quindi, l’interruzione di pubblico servizio”. A tutto questo si aggiunge anche il ritardo nel reclutamento di dette figure  perchè “non sono state ancora terminate le relative procedure concorsuali”.

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