Carenza di personale e aggressioni: sanità nel caos sulla costa ionica

CARIATI (CS) – Da un lato la carenza di personale, dall’altro le aggressioni al personale medico. Due temi strettamente collegati, che, uniti ai problemi derivanti dal Covid, rendono la situazione del comparto sanità nello ionio cosentino sempre più difficile.
L’ultimo caso in ordine cronologico (ennesimo negli ultimi mesi!) di aggressione a medici ed infermieri arriva da Cariati. Il familiare di un paziente, infatti, arrivato al pronto soccorso del “Cosentino”, infastidito dall’attesa, si sarebbe scagliato contro un medico colpendolo con una testata ed un morso. Un episodio increscioso, che è stato segnalato alle forze dell’ordine, che stanno ora cercando di individuare il responsabile, che ha lasciato l’ospedale prima dell’arrivo dei Carabinieri. Non è la prima volta che accadono episodi analoghi; il personale medico, numericamente carente, fa quel che può, ma non sempre si riescono a dare delle risposte in tempi brevi. Dunque il problema principale della sanità calabrese resta quello della carenza di personale e, in tal senso, notizie certamente preoccupanti arrivano anche dallo Spoke di Corigliano Rossano. Nello specifico, al “Giannettasio” di Rossano, problemi per la mancata reperibilità notturna dell’ortopedico. Diversi pazienti, arrivati nella notte con traumi e fratture, devono attendere, quindi, non poche ore prima di poter ricevere le cure del caso. Il tutto senza dimenticare le problematiche relative alla gestione degli spazi, soprattutto in presenza dei casi Covid, e, tanto per cambiare, un numero insufficiente di medici ed infermieri per far fronte alle esigenze di una popolazione vasta, che, in estate, cresce a dismisura.