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A Rosaria Succurro il “Premio Federico II” per la categoria “Donne, Politica e Istituzioni”

COSENZA – La cerimonia di conferimento del Premio si è tenuta nel salone degli Specchi della Provincia di Cosenza. Alla presidente della Provincia, Rosaria Succurro, è stata consegnata la targa da parte del Gran Priore della Confraternita Cattolica Cristiana dei Cavalieri Templari Federiciani Avv. Filomena Falsetta, alla presenza del Cav. Pasquale Giardino dell’ANCRI, Associazione Nazionale Insigniti della Repubblica Italiana sez. di Cosenza, intitolata al “Cav. Uff. Mario Metallo”, nonché del Presidente dell’Associazione Imprenditori Cinesi di Zhejiang in Calabria Jiang Shengda.

Il Premio Federico II, per la categoria “Donne, Politica e Istituzioni”, si legge nella motivazione, è stato conferito alla Presidente Succurro, “Primo Presidente Donna della Provincia di Cosenza, per la sua capacità di contribuire all’edificazione di strutture politiche cementate da quei sentimenti di identità e di dignità femminile, che rappresentano il grembo delle istituzioni, dal quale nasce il Genio della Donna”.

La Donna è difatti considerata il fulcro della missione templare federiciana, quella missione rivolta ad arricchire la comprensione del mondo e a contribuire alla piena verità dei rapporti umani, che viaggia sulla scia di Federico II, per il quale le Donne rappresentavano pietre preziose sulle quali edificare lo Stato, ognuna con le proprie caratteristiche, interazioni, diversità, con il proprio stile di vita e di pensiero, ma tutte perfettamente in grado di dare una rappresentazione di se stesse, del proprio ruolo, dei propri diritti, delle proprie idee. Federico II desiderava uno Stato unitario, con caratteristiche moderne, e aveva compreso che, per realizzarlo, la soluzione risiedeva proprio nella valorizzazione delle Donne, delle quali ne fece un’epoca storica.

Se pensiamo alla realtà di oggi, quel processo di valorizzazione è ancora molto difficile e complesso, per i tanti ostacoli che ancora vi si frappongono, ma, proprio per questo, è fortemente necessario che il riconoscimento dell’identità femminile non passi soltanto attraverso la denuncia, pur essenziale, delle discriminazioni e dei soprusi , ma anche attraverso un fattivo e costante progetto di promozione del Genio della Donna, che è perennemente presente in ogni ambito della vita femminile, sociale, istituzionale, familiare, a partire da una presa di coscienza universale della dignità della Donna. La società ha un incessante bisogno di nuove e mirabili manifestazioni del Genio femminile, affinchè quel cuore di Donna a servizio della società possa continuare a battere.

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