ACRI (CS) – Un testa a testa durato per tutte 26 tra i due candidati alla poltrona di primo cittadini di Acri e solo un centinaio di voti di distacco. Pino Capalbo, sindaco uscente dell’area di centrosinistra e sostenuto da sette liste (Pino Capalbo Sindaco, PD, Articolo Uno, Partito Socialista, CivicaMente Acri, Azione, Acrinsieme) e Natale Zanfini candidato più moderato di centrodestra con sei liste (Cambiamo Acri, Acro.0, Acri Futura, Uniti per Là Mucone-Acri-San Giacomo, Moderati per Acri, Acri Bellissima). Poi l‘allungo deciso del sindaco uscente che ha sfiorato il colpo al primo turno fermandosi al 49,60% contro il 39,72% di Zanfini. I due andranno al ballottaggio tra due settimane visto che i due hanno praticamente la stessa percentuale di voti ottenuti (45%) con soprasso e controsorpasso di sezione in sezione. Più staccato e mai in corsa Angelo Cofone, appoggiato da Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana, che raccoglie il 10%.
“Comunque andrà è stata un’esperienza di dedizione e passione – ha commentato il dottor Zanfini – che non vediamo l’ora di far evolvere, per dare forma a tutti i progetti che abbiamo in mente, per far sì che Acri torni ad essere un posto splendente, dove restare e dove tornare con gioia e non con nostalgia di ciò che sarebbe potuto essere. Noi ce l’abbiamo messa tutta e, indipendentemente da quale sarà il risultato, speriamo di avervi lasciato qualcosa di buono”. Nel programma di Zanfini, già consigliere Comunale, assessore all’Igiene ed alla Sanità ed ex consigliere Provinciale per 3 legislature c’è quello di un grande Patto civico per Acri che possa occuparsi di giovani con uno sguardo al futuro. Un territorio che dovrà fare di tutto per accedere ai fondi del PNNR ma che dovrà occuparsi anche delle periferie con la manutenzione e il miglioramento di tutte le vie di collegamento di pertinenza comunale, una migliore e più efficiente gestione ambientale, la rinascita del centro storico senza dimenticare temi importanti come la cultura, il turismo, le attività produttive e l’istruzione ma anche sicurezza e infrastrutture.
Per Pino Capalbo, che nel suo programma elettorale ha posto molta attenzione anche lui ai temi ambientali con la difesa ed il recupero del territorio, il potenziamento della mobilità sostenibile, la riqualificazione del centro storico per valorizzarne la capacità attrattiva, lo sviluppo dell’attività sportiva. I 5 anni alla guida della città sono stati “decisivi per il futuro della città. Appena insediati abbiamo subito accolto l’importante sfida di portare il Comune di Acri fuori dal dissesto. Una sfida che abbiamo sposato con grande senso di responsabilità, consapevoli che trainare il Comune fuori dal dissesto avrebbe significato rispettare prescrizioni molto rigide e quindi avere margini di operatività amministrativa molto ristretti. Questo ha determinato la necessità di adottare scelte di grande sacrificio ma che ci hanno consentito, con grande soddisfazione, di raggiungere l’obiettivo di risanare i debiti lasciati dalle precedenti amministrazioni e approvare, alla fine del quinquennio, un bilancio consuntivo con un avanzo di amministrazione”. Ora il rilancio del comune con investimenti sul sociale, sul welfare e sulla scuola, una nuova edilizia orientata sulla trasformazione del costruito. Sviluppo economico con il trinomio culturaturismo-vivacità per proseguire nell’opera di promozione e valorizzazione del territorio.
