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Neet Working Tour a Cosenza, ministro Dadone: “dare ai giovani opportunità”

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Neet Working Tour a Cosenza, ministro Dadone: “dare ai giovani opportunità”

Il Ministro per le politiche giovanili Fabiana Dadone ha aperto ieri a Cosenza la due giorni del NEET Working Tour. Il sindaco Franz Caruso: “alta la percentuale di Neet in città, ma il problema si affronta in sinergia tra Ministero, Regione e Comune”

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COSENZA – Tra le undici città scelte per il Neet Working Tour c’è Cosenza. Ieri il ministro Fabiana Dadone, ha aperto nel pomeriggio a Cosenza la prima giornata dell’iniziativa promossa dal Ministero per le Politiche giovanili, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i Giovani, l’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del lavoro e la Carta Giovani Nazionale.

Il Tour è una campagna informativa itinerante rivolta proprio ai “Neet”ossia i giovani inattivi, di età compresa tra i 14 e i 35 anni, che non studiano, non lavorano e non fanno formazione e in Italia sono circa 3 milioni. Un’iniziativa che rientra nel “Piano Neet”, una strategia di emersione e orientamento dei giovani inattivi, promosso dal Ministro per le Politiche Giovanili e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

“Come governo – ha dichiarato il ministro – abbiamo predisposto un piano strategico con il ministero del Lavoro che riguarda una serie di attività e prevede l’ingaggio e l’attivazione di questi ragazzi“.

In piazza gli stand del Csv Cosenza – Centro servizi per il volontariato – della Coldiretti e l’Agenzia nazionale del lavoro che per due giorni presenteranno ai ragazzi il progetto e le opportunità future. “Qui agli stand – ha aggiunto Dadone – presentiamo i nuovi lavori e come sono cambiati grazie alle innovazioni tecnologiche. Il servizio civile è sicuramente un’opportunità, ma è ancora poco conosciuta e per questo cerchiamo di farla conoscere ai ragazzi raccontandola dalla voce dei loro coetanei. Il nostro obiettivo – ha concluso la ministra- è far capire ai ragazzi il lavoro che svolgono i centri per l’impiego, che servono a mettere in relazione domanda e offerta. Inoltre, serve a noi per monitorare i nostri ragazzi e capire che strada intraprendono. L’auspicio è che questi ragazzi non rimangano immobili di fronte alle opportunità”.

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