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Appalti truccati, assolti dirigenti comunali di Montalto Uffugo e Zumpano. Due condanne

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Appalti truccati, assolti dirigenti comunali di Montalto Uffugo e Zumpano. Due condanne

L’inchiesta sugli appalti truccati relativi al servizio scolastico e aggiudicati a società dalle amministrazioni di Montalto Uffugo e Zumpano

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COSENZA – Il Tribunale di Cosenza, in composizione collegiale (presidente Ciarcia a latere Granata e Familiari) ha formulato sentenza sull’inchiesta relativa gli appalti truccati e aggiudicati a società dalle amministrazioni comunali di Montalto Uffugo, Zumpano sul trasporto scolastico. Otto erano le persone, tra tecnici, responsabili comunali e imprenditori, che erano state rinviate a giudizio per i reati di turbativa d’asta, abuso d’ufficio e falso.

Il Tribunale ha assolto gli imprenditori Antonio Merenda e Maria Pia Azzurra Leonetti, Carmelina Pugliese (responsabile dell’ufficio legale del Comune di Montalto Uffugo), Eugenio Morcavallo (responsabile dell’ufficio patrimonio e attività culturali del Comune di Montalto Uffugo), Giustino Ceci (responsabile del servizio economato e contratti del Comune di Montalto Uffugo) e Roberto Filippelli (assessore, responsabile politico del settore tecnico lavori pubblici al comune di Zumpano) perché il fatto non sussiste relativamente i capi di imputazione 1), 4), 5), 6), 7) e 1o).

Ha anche dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Antonio Merenda e Maria Pia Azzurra Leonetti, in relazione ai capi di imputazione 2) e 3), essendo stati estinti per avvenuta prescrizione. Non luogo a procedere nei confronti di Antonio Merenda, in relazione al reato di cui al capo 9), perché già sottoposto a procedimento penale per il medesimo fatto.

Sono stati dichiarati colpevoli del reato di cui al capo 8), Vincenzo Polino (rappresentante di un’agenzia assicurativa) e Giustino Ceci (responsabile del servizio economato e contratti del Comune di Montalto Uffugo). Quest’ultimo alla pena di 6 mesi di reclusione e 300 euro di multa, e alla pena di 4 mesi di reclusione e una multa di 200 euro per Polino Vincenzo. Rigettata infine la richiesta risarcitoria da parte civile. 

Per il comune di Zumpano la vicenda riguardava l’aggiudicazione del servizio di trasporto scolastico per gli anni 2011 e 2012, con riferimento agli atti compiuti dall’assessore Filippelli in qualità di responsabile del Settore tecnico e Lavori pubblici, difeso dagli Avvocati Francesco Chiaia e Salvatore Alfano. La contestazione riguardava l’asserito abuso d’ufficio del funzionario, come autore degli atti finali del procedimento selettivo, per aver assegnato l’appalto a operatore economico, che si riteneva non idoneo all’esecuzione dello stesso per pregresse condanne penali, non dichiarate in sede di gara. Al termine della sua requisitoria il PM aveva chiesto per i reati non prescritti la condanna per tutti gli imputati.

La parte civile rappresentata dall’Avvocato Vittoria Bossio si è associata alle richieste del Pubblico Ministero. Gli avvocati Chiaia ed Alfano, difensori del Roberto Filippelli all’epoca dei fatti assessore del Comune di Zumpano con funzioni del responsabile dell’Ufficio tecnico lavori pubblici, hanno invece chiesto l’assoluzione nel merito per il loro assistito. Nel corso della loro discussione, infatti, i difensori hanno evidenziato la mancanza di condotta penalmente rilevante in ordine al contestato reato di abuso di ufficio per Filippelli affermando che, contrariamente a quanto sosteneva la Procura cosentina, la stazione appaltante aveva invece compiuto una valutazione discrezionale in merito ai requisiti di moralità posseduti dal rappresentante della ditta aggiudicatrice dell’appalto.

Tale valutazione degli amministratori del comune di Zumpano veniva dagli stessi comunicata all’Anac (allora AVCP) in una raccomandata depositata dai difensori di Filippelli all’udienza del 4 aprile 2019. Gli avvocati Chiaia ed Alfano hanno altresì sottolineato la correttezza dell’agire dell’amministrazione comunale di Zumpano che non avevano escluso la ditta dalla gara d’appalto atteso che il medesimo rappresentante legale della ditta aggiudicataria aveva esibito il DURC alla stazione appaltante. In sostanza la nuova formulazione del reato di abuso di ufficio esclude la condotta penalmente rilevante tutte le volte in cui la norma, come in questo caso prevede una scelta discrezionale. All’esito della camera di consiglio, il Collegio presieduto dalla dott.ssa Ciarcia con a latere la dott.ssa Familiari e la dott.ssa Granata hanno assolto il Filipelli e gli altri imputati con formula ampia per insussistenza del fatto. Non rigettando la richiesta risarcitoria avanzata dalla parte civile. Il collegio difensivo di tutti gli altri imputati è composto dagli  avvocati Vincenzo Adamo, Alberto Rossi, Francesco Santelli, Ettore Zagarese ed Antonio Petrone.

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