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Manna sospeso dall’attività forense “porterò nuovi elementi. La verità sarà ristabilita”

RENDE – “In merito alla vicenda giudiziaria che mi riguarda intendo precisare di essermi autosospeso dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ma anche quale componente della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane”. Lo annuncia con una nota il Sindaco di Rende e avvocato Marcello Manna che interviene dopo che la prima sezione penale della Suprema Corte di Cassazione ha confermato la sospensione di un anno dell’esercizio della professione forense per un anno. A Manna è contestato il reato contestato a di corruzione in atti giudiziari. Secondo l’accusa, in qualità di avvocato di Francesco Patitucci, ritenuto mandante dell’omicidio di Luca Bruni, avvenuto a Castrolibero nel 2012, avrebbe consegnato una “mazzetta” da 5mila euro all’allora presidente della Corte di Assise d’Appello di Catanzaro, Marco Petrini, per l’assoluzione del suo assistito nel giudizio di appello.

La Suprema Corte di Cassazione  – spiega Manna – si è dovuta confrontare con elementi probatori che oggi risultano errati e superati dagli accertamenti peritali eseguiti. A breve, questi nuovi elementi, verranno sottoposti al vaglio del giudice competente per una nuova e più corretta valutazione. Sul punto sono assolutamente sereno e certo che presto verrà ristabilita la verità. Sento l’obbligo – aggiunge il Sindaco di Rende – di ringraziare i numerosissimi cittadini, colleghi e amministratori che hanno inteso manifestare la loro solidarietà e vicinanza. Un particolare ringraziamento ai componenti della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane che con il loro sostegno rafforzano la determinazione a smantellare un grossolano tentativo di screditare la mia persona. Ciò a tutela della dignità, dell’onore e della deontologia professionale che ritengo di dovere difendere con altrettanta forza”

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