COSENZA – Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mazzuca e riunitosi nel pomeriggio di oggi a Palazzo dei Bruzi, ha approvato, con 22 voti a favore e due contrari (i consiglieri Bianca Rende e Francesco Luberto) il bilancio consolidato per l’esercizio 2020. Il Bilancio consolidato si chiude con un risultato di € -1.254.034 a fronte di circa 52 milioni dell’ultimo consolidato. Con un patrimonio netto di € 187 milioni rispetto ai – € 16mln del 2019, con una riduzione delle passività, un aumento del valore dei crediti ed una riduzione dei fondi rischi. Il Consiglio comunale ha poi approvato sia la permuta fra terreni di proprietà del Comune di Cosenza e terreni di proprietà dell’Istituto Suore Operaie dei Sacri Cuori che lo schema-accordo di collaborazione tra il Ministero della Cultura – Segretariato regionale per la Calabria, il Comune di Cosenza ed il Centro Internazionale di Studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani – Alain Segonds e Giovanni Aquilecchia per la destinazione in comodato d’uso, a quest’ultimo, di Palazzo Caselli-Vaccaro. A supportare l’accordo l’intervento del capogruppo del PD Francesco Alimena. “L’accordo – ha detto Alimena – è il primo atto che come consiglio comunale supportiamo nell’ambito dei 20 interventi del CIS “Cosenza Centro Storico”. I lavori iniziarono con la precedente Amministrazione e riguardarono la ristrutturazione di Palazzo Caselli-Vaccaro. Noi siamo i consiglieri che concedono questo immobile per il quale è stato previsto un finanziamento di 20 milioni di euro per l’acquisto e la digitalizzazione di un imponente patrimonio librario nel quale si colloca anche l’intera produzione di Bernardino Telesio sparsa per il mondo. Noi contribuiremo alla fondazione di una nuova biblioteca e di un importantissimo presidio culturale. La risposta alla guerra – come ha detto il Ministro Franceschini in una recentissima intervista – è cultura, cultura, cultura. Questo primo atto rappresenterà un segnale che Cosenza può dare al Ministero che ci osserva. Cosenza è, rispetto al Cis, la città con il profilo culturale più alto e avanzato del Sud”. Rinviata invece, su richiesta del consigliere Francesco Alimena, la trattazione dell’ordine del giorno “Voto dove vivo” e della mozione sullo “Ius Soli”. Il Consiglio comunale ha anche preso atto della relazione sui risultati del controllo successivo di regolarità amministrativa, eseguito dal Servizio di Controllo Interno sugli atti, adottati nel secondo semestre del 2021.
In apertura di seduta erano presenti 24 consiglieri più il Sindaco Franz Caruso. Ad inizio dei lavori, ha chiesto la parola, per mozione d’ordine, il consigliere comunale Mimmo Frammartino che ha avanzato la proposta, recependo le sollecitazioni anche di alcuni movimenti e associazioni europeiste del territorio, di chiedere all’assemblea di dedicare una seduta aperta del civico consesso, il prossimo 9 maggio, in concomitanza con la Festa dell’Europa, proprio alle questioni europee, anche in considerazione del conflitto russo-ucraino “che – si spera – ha detto Frammartino – possa per quella data cessare”. Frammartino ha motivato la sua proposta, subito dopo depositata alla presidenza del Consiglio comunale per essere acquisita agli atti, con l’adesione del Sindaco Franz Caruso al Patto dei Sindaci per una Costituente Democratica Europea, promosso dal Consiglio italiano del Movimento Europeo. Il Presidente Mazzuca, nell’acquisire la proposta ha annunciato che sul punto si confronterà con il Sindaco Franz Caruso per valutare la possibilità di convocare il consiglio comunale aperto sull’Europa.
Si è dunque passati alla trattazione del punto relativo all’approvazione del bilancio consolidato con la relazione dell’Assessore al bilancio Francesco Giordano. “Un adempimento – ha esordito Giordano – che avremmo dovuto evadere molto tempo fa, ma che abbiamo dovuto rinviare per attendere l’approvazione del rendiconto 2020. Il bilancio consolidato che oggi si va ad approvare ha lo scopo – ha aggiunto l’Assessore Giordano – di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico della complessiva attività svolta dall’Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate. L’Ente Locale, infatti, funge da capofila e deve aggregare i numeri del proprio bilancio con quelli dei bilanci delle società controllate o partecipate. L’obiettivo è quello di avere una rappresentazione globale del patrimonio del Gruppo Amministrazione Pubblica (GAP) avendo comunque ben presente che ai sensi T.U.S.P. (art. 4, comma1) le Pubbliche Amministrazioni, ivi compresi i Comuni, non possono mantenere partecipazioni (né dirette, né indirette, anche minoritarie) in società aventi ad oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie al perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Sono fatte salve le partecipazioni in società che perseguono lo scopo di ottimizzare e valorizzare l’utilizzo di beni immobili facenti parte del patrimonio comunale, che, a tal fine, vengono affidati alla società per la realizzazione di investimenti secondo logiche e criteri di mercato (art. 4, c. 3, T.U.S.P.). Inoltre – ha spiegato ancora Francesco Giordano – obiettivo del bilancio consolidato è anche quello di attribuire all’Amministrazione capogruppo uno strumento per programmare e controllare con maggiore efficacia il proprio gruppo comprensivo di enti e società nonché ottenere una visione completa delle consistenze patrimoniali e finanziarie di un gruppo di enti e società che fa capo ad un’amministrazione pubblica, incluso il risultato economico, verificandone e monitorandone i livelli di efficienza e di utilità per la collettività amministrata. Le attività che portano alla definizione del bilancio consolidato – ha aggiunto, inoltre, l’Assessore Giordano nella sua relazione – seguono un processo che non si limita alla mera “aggregazione contabile” dei bilanci delle società con il bilancio dell’Ente capogruppo, ma comporta lo svolgimento di una serie di attività complesse:
– l’individuazione degli Enti e Società che entrano a far parte del “Gruppo amministrazione pubblica” (GAP) e la raccolta dei parametri e documenti;
– l’individuazione delle società che, secondo determinati criteri stabiliti dalla normativa, hanno le caratteristiche per entrare a far parte del “perimetro di consolidamento”;
– l’acquisizione dei bilanci e documenti da parte dell’Ente capogruppo e l’entità del perimetro di consolidamento;
– la riclassificazione dei bilanci delle Società del perimetro ad una medesima e uniforme rappresentazione dei bilanci;
– la contabilizzazione delle operazioni infra-gruppo e rettifiche;
– il consolidamento dei bilanci e la determinazione del Bilancio Consolidato: con applicazione del metodo integrale (se la società è controllata, ovvero interamente) applicazione del metodo integrale (se la società è controllata, ovvero interamente posseduta dall’Ente) e del metodo proporzionale (se la società è partecipata, ovvero posseduta in quota percentuale dall’Ente);
– la produzione dei flussi che l’Ente deve obbligatoriamente trasmettere al portale Ministeriale BDAP (Banca Dati Pubbliche Amministrazioni);
– l’elaborazione del documento della nota integrativa al bilancio consolidato.
“In quest’ottica – ha proseguito nella sua relazione dell’Assessore Giordano – si dà atto che, in virtù dei pareri resi dall’organo di revisione contabile, è emersa la necessità di apportare un correttivo contabile al consolidato che, nella versione già approvata in giunta, non contemplava, per mero errore materiale nella esposizione dei dati, alcune poste contabili della capogruppo per circa 50mila euro. Pertanto, il bilancio consolidato che oggi si sottopone all’approvazione del Consiglio risulta aggiornato ed allineato alle indicazione di rettifica richieste dall’organo di revisione. Il bilancio consolidato è riferito alla data di chiusura del 31 dicembre di ciascun esercizio ed è predisposto facendo riferimento all’area di consolidamento individuata dall’ente capogruppo Il bilancio consolidato è approvato entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di riferimento ed è composto dal conto economico consolidato e dallo stato patrimoniale consolidato ai quali sono allegati la relazione sulla gestione consolidata comprensiva della nota integrativa e le relazioni dell’organo di revisione. Lo stato patrimoniale consolidato consente la conoscenza qualitativa e quantitativa delle attività, delle passività e del patrimonio netto della capogruppo e dei soggetti inclusi nel perimetro di consolidamento. Il conto economico consolidato consente, invece, di verificare analiticamente come si è generato il risultato economico di periodo della capogruppo e dei soggetti inclusi nel perimetro di consolidamento. La nota integrativa, infine, fornisce informazioni esplicative e integrative di quelle contenute negli altri documenti citati. Costituiscono componenti del “GAP” con Cosenza Comune capofila, nel caso di specie, gli enti strumentali controllati dall’Ente, come definiti dall’art. 11- ter, comma 1 del D. lgs 118/2011, ossia quei soggetti sui quali l’Ente esercita una rilevante o totalitaria attività di controllo che si manifesta ed esplica sostanzialmente attraverso il controllo sul capitale sociale e sui diritti di voto, con evidenti oneri in termini di copertura di eventuali disavanzi gestionali dei soggetti controllati. Non sono comprese nel perimetro di consolidamento – ha detto ancora l’Assessore Giordano nel suo intervento – gli enti e le aziende per i quali sia stata avviata una procedura concorsuale, mentre sono compresi gli enti in liquidazione. Dall’analisi effettuata, emerge che il Gruppo Amministrazione Pubblica del Comune di Cosenza si compone dei seguenti soggetti giuridici: Amaco e Multiservizi (controllate), Cosenza acque spa, Comac srl e Magna Sila (partecipate), Asmc (partecipazione di controllo indiretta; il 4 aprile scorso è stata definitivamente avviata la procedura di fusione per incorporazione di ASMC in Amaco). Nell’ambito di questo gruppo, il perimetro di consolidamento è sostanzialmente definito in base al criterio di rilevanza delle partecipazioni detenute. Su tale base, nonché sulla base dei criteri esposti circa la presenza di procedure concorsuali, rientrano nel perimetro di consolidamento solo Amaco, con partecipazione diretta al 100% e Asmc, con partecipazione indiretta sempre al 100%. Il bilancio consolidato deve includere soltanto le operazioni effettuate con i terzi estranei al gruppo. Il bilancio consolidato si basa, infatti – ha spiegato Francesco Giordano – sul principio che esso deve riflettere la situazione patrimoniale- finanziaria e le sue variazioni, incluso il risultato economico conseguito di un’unica entità economica composta da una pluralità di soggetti giuridici con una sorta di sterilizzazione in via compensativa delle partite contabili reciproche dei membri del Gap in modo che residuino esclusivamente le risultanze contabili della complessiva attività che il gruppo svolge verso terzi, misurandone in maniera oggettiva l’efficienza e l’efficacia. Pertanto, in sede di consolidamento, devono essere eliminati le operazioni e i saldi reciproci, perché costituiscono semplicemente il trasferimento di risorse all’interno del gruppo. La corretta procedura di eliminazione di tali poste presuppone l’equivalenza delle partite reciproche e l’accertamento delle eventuali differenze che vanno sterilizzate attraverso poste correttive e, successivamente, rettificate attraverso una concordata attività di conciliazione. La redazione del bilancio consolidato richiede pertanto ulteriori interventi di rettifica dei bilanci dei componenti del gruppo, riguardanti i saldi, le operazioni, i proventi e gli oneri riguardanti operazioni effettuate all’interno del gruppo amministrazione pubblica e tali operazioni di rettifica risultano tutte correttamente apportate e registrate”.
