Area Urbana
Amaco, casse vuote e rischio licenziamenti. “Subito risposte o protesta ad oltranza”
Risposte immediate dalle istituzioni e dell’azienda, fanno sapere i sindacati, o la protesta andrà avanti ad oltranza
COSENZA – Cassa integrazione, problemi strutturali che pregiudicano i servizi che vengono erogati al pubblico, stipendi non pagati. Sono alcune delle gravi criticità che hanno spinto i dipendenti di Amaco Cosenza a promuovere un sti in di protesta, con i sindacati(Filt CGIL Cosenza, UGL Cosenza e CISL Cosenza) che hanno chiesto un tavolo istituzionale per cercare di trovare una soluzione ai tanti problemi e per salvaguardare i posti di lavoro.
Lavoratori preoccupati del loro futuro e quello delle loro famigli. L’amministrazione dell’Amaco, in più occasioni, ha evidenziato grossi problemi economici e finanziari. Nell’ultima riunione con i sindacati è stato comunicato che c’è il rischio concreto che lo stipendio di marzo non venga erogato per problemi di cassa. Un situazione di criticità che va vanti da tempo e che ha già determinato il mancato pagamento di alcuni emolumenti e in ultimo, la disdetta unilaterale della contrattazione di secondo livello. A questo va aggiunto che l’azienda ha già messo alcuni lavoratori in cassa integrazione e i servizi sono diminuiti del 30% per i cittadini di Cosenza. I sindacati sono fermi nella protesta e chiedono un tavolo con i soggetti istituzionali interessati come che sono il Comune di Cosenza, la Regione, l’Amaco e in ultimo anche il consorzio Co.Me.Tra che tramite la Regione è affidataria dei servizi. Risposte immediate, fanno sapere i sindacati, o la protesta andrà avanti ad oltranza.
Lunedì mattina è stata convocata una riunione in Prefettura sull’applicazione della cassa integrazione alla quale parteciperanno sindacati e azienda, mentre i sindacati sono stati convocati anche per venerdì mattina dalla Commissione trasporti del Comune di Cosenza.
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