Area Urbana
Amaco Cosenza in crisi, allarme dell’UGL: «a rischio circa 150 dipendenti»
Alla base della grave crisi dell’azienda la diminuzione della vendita di biglietti, autobus vuoti dato perchè l’utenza evita di viaggiare e come se non bastasse il rincaro del metano
COSENZA – «Cosa accadrà ai trasporti urbani nel capoluogo bruzio? Verranno completamente bloccati? Ed i circa 150 lavoratori dell’Amaco? Sono a rischio licenziamento o, comunque, subiranno una drastica riduzione delle paghe mensili?». Se lo chiedono la segreteria della Unione Territoriale e quella della Federazione Trasporti del Sindacato UGL di Cosenza dopo le febbrili riunioni svoltesi negli ultimi giorni.
In una prima riunione, la dirigenza dell’Amaco ha comunicato ai sindacati che: “l’azienda versa in uno stato di crisi irreversibile, ampliata dalla pandemia che causa mancanza dei ricavi provenienti dalla vendita dei biglietti poiché gli autobus rimangono vuoti dato che gran parte dell’utenza evita di viaggiare e la situazione è peggiorata ulteriormente per il rincaro del costo del metano per cui l’Amaco non può provvedere al rifornimento dei mezzi. Pertanto la dirigenza ha già deciso di esternalizzare alcuni servizi (fra cui la navetta “al Volo “) e proporrà l’attivazione del cosiddetto “fondo bilaterale di solidarietà nel comparto autoferrotranvieri”.
L’Ugl di Cosenza e la Federazione autoferrotranvieri, si chiedono: «Siamo certi che l’Amaco potrà attingere al Fondo bilaterale di solidarietà come paventato? E’ vero che l’Azienda vanta rilevanti crediti? In una situazione di grave difficoltà per tutte le famiglie italiane e per le fasce deboli, per lavoratori,studenti, pensionati che oggi devono rinunciare all’uso della vettura privata, sul serio si vogliono ridurre o addirittura cancellare le linee di trasporto pubblico?»
«Il Comune di Cosenza ha come noto, una “Partecipazione diretta” nella societàAmaco; può avallare tali decisioni? Sarebbe invece opportuno, proprio in questo momento di gravissima difficoltà, offrire ai cittadini la possibilità di spostarsi con i mezzi pubblici per raggiungere i luoghi di lavoro, di studio ed i presidi sanitari ed Istituzionali. Nell’incontro che, come Sindacati, abbiamo avuto in precedenza con la Giunta comunale (alla quale stranamente, non era presente la dirigenzaAmaco), non abbiamo avuto alcuna garanzia nè assicurazioni circa la possibilità di risolvere o quantomeno tamponare la situazione. Quindi cosa dobbiamo aspettarci? Licenziamenti, pesanti tagli agli stipendi e, in ogni caso, riduzione della presenza dei bus urbani? ».
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