Provincia
A Luzzi da domani riaprono le scuole, il Tar accoglie il ricorso di 21 genitori
Il Sindaco Federico “con la mia ordinanza i contagi a Luzzi sono scesi da 89 a 50 con un netto calo die contagi tra gli under 18”
LUZZI (CS) – Il Tar della Calabria ha accolto l’istanza di sospensione dell’ordinanza emanata dal sindaco di Luzzi Umberto Federico, che aveva disposto la chiusura di tutte le scuole fino a Natale a causa dei numerosi contagi registrati nel comune del cosentino finito in zona aranzione, in particolare tra i più piccoli. Ma 21 genitori si sono rivolti al Tar chiedendo la sospensione della misura cautelare e la prima sezione del Tribunale amministrativo della Regione gli ha dato ragione sospendendo il provvedimento perché, in sintesi, nonostante il potere di derogare da parte dei sindaci al decreto legge nazionale, la chiusura delle scuole può avvenire solo in casi eccezionali e straordinari dovuti all’insorgenza di focolai o se il comune si trovi in zona rossa. Nel caso del comune di Luzzi, si legge nella sospensiva, gli istituti scolatici interessati dall’ordinanza non ricadono in zona rossa.
In particolare, nella sospensiva, si legge che considerato che, in base all’art. 1 (Disposizioni urgenti per l’anno scolastico 2021/2022 e misure per prevenire il contagio da SARS-CoV-2 nelle istituzioni educative, scolastiche e universitarie) comma 1 del D.L. 6 agosto 2021 n.111, convertito nella legge n.133/21 (Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti) nell’a.s. 2021/22 << al fine di assicurare il valore della scuola come comunità e di tutelare la sfera sociale e psico-affettiva della popolazione scolastica, sull’intero territorio nazionale, i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado sono svolti in presenza.>>
Visto il comma 4 del menzionato articolo di legge secondo cui <<Fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, i Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e i Sindaci possono derogare, per specifiche aree del territorio o per singoli istituti, alle disposizioni di cui al comma 1 esclusivamente in zona rossa e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica.>>; Ritenuto che il potere derogatorio – dell’ordinario regime di didattica in presenza- presuppone necessariamente la contemporanea sussistenza sia della zona rossa e sia della eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai; Considerato che, nel caso di specie, gli istituti scolastici colpiti dal provvedimento impugnato non ricadono in zona rossa; Ritenuto altresì sussistente il requisito del <<periculum>> con i caratteri richiamati nel corpo dell’art. 56 c.p.a. così come rappresentato dai genitori ricorrenti nella istanza in epigrafe, accoglie la suindicata istanza di misure cautelari monocratiche provvisorie e per l’effetto sospende l’efficacia del provvedimento impugnato.
Federico “la mia ordinanza ha permesso di far calare i contagi”
Il Sindaco di Luzzi, con un messaggio ha informato i cittadini della sentenza e a breve emanerà una nuova ordinanza che porterà alla riapertura degli istituti ” è stata notificata al Comune la sentenza del Tar della Calabria che sospende l’ordinanza a seguito del ricorso fatto al Tar da 21 genitori. Le sentenze si rispettano, da domani riaprirò le scuole ma ma voglio sottolineare che lo faccio con molto rammarico. Dopo la mia ordinanza i contagi a Luzzi sono scesi da 89 a 50 e stiamo interloquendo con Regione e Asp per tornare in zona gialla. Inoltre siamo assistendo ad un netto calo die contagi tra gli under 18. Sapevamo che in zona arancione le scuole non si potevano chiudere ma mi sono assunto la responsabilità solo a tutela dei bambini”.

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