Area Urbana
Cosenza: scuola Ginzburg chiusa, Caruso “Valuteremo le misure da adottare”
Il sindaco di Cosenza: “Il Comune ha il dovere di garantire la massima sicurezza delle aule e degli ambienti scolastici ed in questa direzione valuteremo il da farsi”
COSENZA – Il sindaco Franz Caruso interviene sulla chiusura della scuola materna “Natalia Ginzburg” e annuncia nei prossimi giorni accurati accertamenti che certifichino lo stato dei luoghi a seguito delle infiltrazioni d’acqua causate dalle copiose precipitazioni piovose verificatesi nell’ultimo fine settimana ed anche lunedì scorso.
“Mi recherò presto nella scuola “Ginzburg” – ha sottolineato Caruso – accompagnato dall’assessore alla protezione civile Veronica Buffone e dalla dirigente della Protezione civile comunale, Antonella Rino. Ho richiesto anche la collaborazione del comandante provinciale dei vigili del fuoco, Giampiero Rizzo, con il quale ho avuto una interlocuzione telefonica. Comprendo e condivido il disagio dei bambini che frequentano la scuola e la più che legittima preoccupazione dei loro genitori. Il Comune – prosegue ancora il sindaco – ha il dovere di garantire la massima sicurezza delle aule e degli ambienti scolastici ed in questa direzione valuteremo il da farsi”.
Interventi eseguiti sono temporanei
“E’ di tutta evidenza – prosegue Caruso – che gli interventi adottati nell’immediatezza hanno carattere temporaneo e non sono risolutivi. All’esito della nostra visita, individueremo, insieme alla dirigente scolastica, ai rappresentanti dei genitori, alla Protezione civile comunale e al settore Manutenzione, quali misure adottare e, laddove dovessimo accorgerci di non poter dar corso subito ad interventi di messa in sicurezza, valuteremo altre soluzioni, non ultima anche quella di trasferire temporaneamente le classi della scuola in altro luogo idoneo”.
Le allerte meteo
“Non posso, inoltre, fare a meno di rilevare – conclude – che le previsioni comunicate al Comune dalla Protezione Civile regionale nell’ultimo fine settimana, non sempre hanno riflettuto, sulla scorta degli eventi poi verificatisi, quello che era il quadro prospettato, con il paradosso che nelle giornate di venerdì e sabato scorsi, nelle quali era stata prevista l’allerta meteo di colore rosso, le scuole si sarebbero potute anche tenere aperte, mentre, invece, lunedì 29 novembre, quando l’allerta meteo è stata degradata dalla Prociv regionale da rossa ad arancione, si è rivelata essere la giornata nella quale la città è stata maggiormente flagellata dalle piogge”.
“Forse sarebbe auspicabile un modello previsionale che, anziché su larga scala, come è attualmente concepito, con l’individuazione di una zona (Cala 2) estremamente estesa e che va dal Tirreno cosentino alla Sila, fosse articolato su una scala più ridotta, in maniera da circoscrivere un’area meno estesa e da rendere più affidabili le previsioni. In questo modo, anche i provvedimenti conseguenziali dei Sindaci, per esempio rispetto alla chiusura delle scuole, potrebbero essere più ponderati”.
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