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“Drug Family”: smantellata piazza di spaccio ‘familiare’ nel quartiere Aranceto

CATANZARO – E’ scattata alle prime ore di oggi l’operazione di carabinieri e polizia di Catanzaro per l’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare, una emessa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Dda, e un’altra dal GIP presso il Tribunale per i minorenni di Catanzaro, nei confronti di 31 soggetti, tra cui un minorenne. L’operazione ha interessato in particolare il quartiere Aranceto nella zona sud di Catanzaro, una zona molto difficile dove l’attività di spaccio è proseguita anche durante il lockdown. In particoalre 18 persone sono in carcere, altre 10 sottoposte ai domiciliari e due, invece, all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Tutti sono indagati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di stupefacente ai fini di spaccio, estorsione e reati connessi, tutti fatti avvenuti nell’area sud del capoluogo regionale. Le indagini hanno permesso di ricostruire episodi di cessione ma anche di utilizzo di stupefacente, in particolare eroina. Grazie alle telecamere di sorveglianza è stato possibile ricostruire anche la rete degli assuntori. Un tossicodipendente è stato ‘immortalato’ mentre ne faceva uso nel cortile di una scuola elementare.

“Un gruppo dedito allo spaccio di droga organizzato – ha spiegato il procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Capomolla – che aveva persino un sistema di videosorveglianza per consentire di monitorare l’arrivo delle forze dell’ordine. Un’organizzazione con risvolti inquietanti sul territorio, dalla quale si rifornivano soggetti che in alcuni casi sono andati anche in overdose e uno di questi è deceduto”.

“Un ulteriore profilo allarmante è il coinvolgimento assiduo dei minori nell’attività criminale. Infatti un minore è coinvolto ed è stato collocato in comunità – spiega Capomolla. – I ragazzini venivano utilizzati sia come vedette che come contatti con gli assuntori e gli esponenti del sodalizio. Le investigazioni si sono avvalse anche di due collaboratori di giustizia mentre un terzo, che aveva avviato un percorso di collaborazione, poi ha fatto un passo indietro finendo nell’inchiesta”.

Le indagini sono partite a gennaio 2020 dal sequestro di eroina. In particolare è stata monitorata l’abitazione di un nucleo familiare che non era mai disabitata ossia, all’interno doveva esserci sempre qualcuno per consentire agli assuntori di ricevere sempre la propria dose ma anche di evitare l’arrivo delle forze dell’ordine.

La sassaiola contro le forze dell’ordine

Oltre all’attività di spaccio al minuto che avveniva all’interno delle abitazioni del quartiere Aranceto, market della droga, c’è un episodio inquietante, una sorta di ‘imboscata’ contro le forze dell’ordine. Ricevuta infatti una segnalazione anonima al 112 per un falso reato in corso nel quartiere, le pattuglie intervenute vennero fatte oggetto di una fitta sassaiola.

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