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La Cosenza di Francesco Caruso “cresce, guarda al futuro ma conserva la sua identità”

Area Urbana

La Cosenza di Francesco Caruso “cresce, guarda al futuro ma conserva la sua identità”

Il candidato del centrodestra “Il più grande atto di amore verso Cosenza è quella di servirla con passione e competenza”

Marco Belmonte

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COSENZA – Da attuale vicesindaco alla candidatura a primo cittadino di Cosenza, con la “benedizione” di Mario Occhiuto. Una scelta quasi naturale quella del centrodestra cosentino, che dopo 10 anni di amministrazione Occhiuto, vuole dare continuità al percorso fin qui realizzato dall’attuale giunta. Francesco Caruso è sicuramente una pagina dello stesso libro, ma è pronto a scrivere un nuovo capitolo per la città. Ci tiene a sottolineare con forza che non è il prestanome di Mario Occhiuto, come qualcuno ha più volte evidenziato, ma è pronto a lavorare per dare continuità ad un progetto di trasformazione della città, iniziato 10 anni fa e non ancora concluso. Anzi, è un percorso ancora in piena evoluzione.

Da città spenta a città che guarda al futuro

“Come sapete sono parte integrante di questa amministrazione, dove sono stato protagonista in veste prima di assessore e poi di vicesindaco. Cosenza è cambiata, è cresciuta diventando una città europea” spiega Caruso. “Abbiamo realizzato tante opere e tante sono le iniziative in programma per il futuro della nostra città. Abbiamo puntato tantissimo sulla riqualificazione urbana; io stesso ho partecipato in prima persona a questo processo di rigenerazione e crescita ed ho potuto costatare i risultati che abbiamo ottenuto e che sono sotto gli occhi di tutti. Cosenza 10 anni fa era una città spenta, dormiente ed inerte. Siamo riusciti a trasformarla grazie alle politiche urbanistiche espansive e di visione. Abbiamo immaginato una città del futuro, che guardava avanti attraverso un processo di sostenibilità ambientale, economica ed energetica con principi innovativi che puntavano all’innovazione urbanistica. Questo ci ha permesso di crescere ed evolverci. Cosenza ha potuto godere di processi di riqualificazione attorno ai quali, in maniera catalizzante, si sono innescati processi di rinascita sociale, di crescita economica e di sviluppo. Abbiamo puntato su Cosenza come città d’arte e della cultura, ma anche come città del turismo, valorizzando quelle vocazioni identitarie del nostro patrimonio di saperi e di sapori, attraversa le sinergie di tutto il tessuto produttivo”.

Processo di evoluzione costante “non possiamo fermarci”

Caruso parla di un “processo di crescita che non si può arrestare” ma anzi deve continuare, altrimenti il rischio è quello fare un salto triplo… ma all’indietro. “Sento attorno a me grande entusiasmo da parte dei cittadini e  grande partecipazione. Il mio timore maggiore? Che fermando questo processo di crescita la città possa ripiombare nuovamente in un periodo buio che abbiamo già vissuto 10 anni fa. Io non lo voglio, la città non lo vuole. Cosenza vuole continuare a crescere, andando a consolidare quegli asset urbani, infrastrutturali e di servizi. Vogliamo completare le opere in corso, guardare a nuovi percorsi di rigenerazione che interessano in maniera preminente le periferie, il centro storico e i quartieri popolari, che vogliamo far rinascere attorno ad una idea, ad un profilo identitario e rafforzando il tessuto economico, l’assistenza nel sistema sociale delle famiglie che vivono oggi in condizioni di bisogno, attingendo ad ogni possibile risorsa finanziaria per sostenere, sempre di più, la parte più fragile e più debole della nostra società”.

L’acqua, i servizi per i cittadini e il centro storico

Una delle piaghe che questa città si trascina da anni è quella della cronica mancanza d’acqua. Caruso spiega “negli ultimi anni è stato fatto tanto e molto ancora dovrà essere fatto. Occorre rendere più efficiente la rete di distribuzione dell’acqua potabile, riducendo le perdite. Il 15% della rete cittadina è stato già rifatto e sono in corso le opere di ingegnerizzazione che utilizzano un finanziamento regionale già in essere, che garantiranno una migliore efficacia del sistema di distribuzione dell’acqua nelle case dei cosentini”. Sul centro storico, altra enorme problematica, Caruso evidenzia come siano stati già “espletati i primi interventi che hanno riguardato il patrimonio pubblico, la riqualificazione dei fiumi, i servizi di spazzamento, i trasporti, l’illuminazione. Nell’ambito del CIS abbiamo previsto 20 milioni di euro destinati a migliorare il sistema infrastrutturale, i sottoservizi, l’acqua potabile, il sistema fognario e quello di illuminazione. Riusciremo anche a migliorare l’accessibilità, con la realizzazione di parcheggi e percorsi che consentiranno di raggiungere meglio tutte parti interne del nostro centro storico”.

“Espropriare gli edifici abbandonati”

“Adesso affrontiamo una nuova fase che ci consentirà di utilizzare una parte con i finanziamenti già disponibili. Ricordo che c’è un intervento in corso di 7 milioni di euro per il quartiere di Santa Lucia, ci consentirà di procedere con gli espropri, per requisire gli edifici privati che sono il vero vulnus del centro storico. Edifici abbandonati da anni, anzi da decenni dai loro proprietari, con palazzi fatiscenti che rischiano di crollare. Abbiamo sempre intimato ai privati, anche attraverso delle ordinanze, di procedere con la messa in sicurezza degli edifici. Ma molto spesso la frammentazione della proprietà, la mancanza di un interesse degli stessi proprietari spesso residenti all’estero, impedisce questo processo. Allora occorre che l’Ente pubblico subentri al privato. Come? Attraverso l’espropriazione, in modo da poter acquisire gli immobili e utilizzarli per poter fronteggiare un altra piaga della nostra città, quella dell’emergenza abitativa. Penso ad edifici da destinare ad un mix di fruitori fatti di giovani coppie, famiglie e studenti universitari. Così potremo ripopolare il nostro centro storico, ridare decoro e dignità”.

Salute, sport e benessere del cittadino

“La città di Cosenza ha ricevuto poche settimane fa il premio nazionale “URBES-BENE COMUNE 2021” per aver inserito, a livello pianificatorio, lo studio degli impatti di salute in ogni politica pubblica e, in particolare, per aver realizzato il Parco del Benessere. L’amministrazione comunale – prosegue Caruso – ha sempre guardato al benessere e della tutela della salute del cittadino. Cosenza è città del cammino, città dello sport e del tempo libero. Stiamo completando il Parco del Benessere e lo doteremo di tutte le infrastrutture green in un vero e proprio contesto naturalistico di orti botanici a tema: come il giardino dei profumi, il giardino dei colori e il giardino degli agrumi.  Abbiamo realizzato 30 km di piste ciclabili che fanno parte di un complesso di interventi coordinati su un sistema di mobilità alternativa che attraversa la città fino ad arrivare a Viale Magna Grecia, dove è prevista la realizzazione della cittadella dello sport e il nuovo stadio Marulla a cui non vogliamo rinunciare. Il nuovo impianto rappresenta una struttura architettonica che diventi fulcro di una riqualificazione e riconversione degli spazi di tutta l’area che interessa anche via degli Stadi”.

Caruso si dice fiducioso sull’esito delle votazioni  “quello che abbiamo messo in campo per Cosenza è un programma credibile e affidabile, che vuole dare continuare ad un percorso di crescita che possa rendere orgogliosi e fieri della propria i città i suoi cittadini. Cosenza è in controtendenza nel contesto del sud Italia, è una città che si distingue, ha un suo charme, una sua anima ed un suo appeal. Noi vogliamo continuare a lavorare in questa direzione affinché sia i visitatori e sia chi vive quotidianamente la nostra città possa affermare che Cosenza è una città bella, vivibile e che ci rende orgogliosi “.

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