LAGO (CS) – La bambina frequenta la classe seconda della scuola primaria di Lago e il Covid 19 l’ha già scossa psicologicamente visto che ad agosto è risultata positiva. Già in vista del primo giorno di scuola la piccola aveva paura di tornare a scuola ma la mamma racconta di averla tranquillizzata dicendole che il giorno dopo sarebbe dovuta andare. “In concomitanza ed educatamente ho informato la sua maestra per questa situazione che purtroppo ha vissuto.
“La stessa maestra mi ha prima telefonata dicendo che avendo avuto il Covid mia figlia, ero stata negligente a non aver presentato apposita documentazione di revoca dell’obbligo di quarantena e che dovevo avvisare il dirigente scolastico. Ma non ho fatto neanche in tempo perchè, dopo qualche minuto mi ha richiamata mettendomi in collegamento con la vice dirigente la quale mi ha invitata ad andare a prelevare immediatamente le mie figlie da scuola, adducendo le stesse motivazioni della maestra: dovevo presentare una documentazione che in realtà non è dovuta“.
“A quel punto – racconta mamma Carmela – ho chiesto l’intervento del sindaco, Enzo Scanga, il quale mi ha invitato ad esibire i documenti richiesti per evitare che la bimba venisse allontanata da scuola. Ma nonostante io abbia fatto come richiesto la maestra ha respinto la mia documentazione e mi ha invitata a portare via la bambina che è stata prelevata da scuola e allontanata dalla classe“.
“Lascio immaginare lo stato emotivo di mia figlia: ha subito avuto un fortissimo attacco di panico. Io ed il sindaco abbiamo cercato di calmarla e lo stesso, ha chiamato il dirigente per tentare di fargli capire che il fatto accaduto era alquanto grave e specificando che, non solo si trattava di una violazione della privacy, ma non era neanche necessario presentare quella documentazione perché il fatto era ormai chiuso, e da tempo. Le mie figlie infatti sono negative dal 1° settembre e la scuola è iniziata il 20 settembre, ma lo stesso Dirigente ha insistito come le maestre sull’esistenza di tale obbligo”.
“Il primo cittadino ha prontamente inviato una mail e, allo stesso tempo, io sono andata a darne copia cartacea alla maestra, ma la bambina piangendo non è voluta più rientrare in classe. Tutti i giorni rivive l’incubo e la paura di essere cacciata da scuola solo perché ha avuto il Covid. Questo le sta creando un danno psicologico che non ci dà pace. Come se non bastasse con una mail, ho chiesto al dirigente scolastico di poter visionare gli atti con i quali la scuola mi obbligava a fornire apposita documentazione di revoca della quarantena, ripeto non prevista, ma ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta”.
“Ho voluto raccontare questa vicenda – conclude Carmela – perchè tutto ciò è straziante per una mamma e traumatico per la bambina. Mi preme specificare infine che, se la scuola non mi farà visionare il documento al quale hanno fatto riferimento maestra e dirigente, per difendere i diritti di mia figlia sarò pronta ad esporre denuncia”.
