Calabria
Covid, sospesi gli operatori Asp no vax
Proseguono i controlli nelle aziende sanitarie locali della regione per individuare il personale non vaccinato
CATANZARO – Sono in corso controlli incrociati nelle Aziende sanitarie calabresi per individuare quanti operatori sanitari hanno rifiutato la vaccinazione anticovid. Negli ultimi giorni, otto dipendenti dell’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” sono stati sospesi a Catanzaro, mentre analoghi provvedimenti sono stati avviati per il personale dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza, che riguarda – al momento – tre operatori socio sanitari. Più complessa la situazione nel presidio di Paola (Cs), dove ci sarebbero difficoltà nel reperire i dati di vaccinazione da parte del personale sanitario. Per questo, l’Asp di Cosenza ha avviato ulteriori accertamenti per completare la ricostruzione necessaria sulla posizione di tutti i dipendenti. Nei provvedimenti definitivi adottati a Catanzaro, il commissario straordinario Francesco Procopio ha stabilito la sospensione dopo avere analizzato tutte le condizioni esistenti, procedendo anche a bloccare la retribuzione. Altri accertamenti sono in corso nei confronti di dipendenti che non sono in servizio in questo periodo e che non hanno risposto alle convocazioni per la vaccinazione.
Intanto, ha raggiunto la soglia del 15% – livello massimo previsto dai nuovi parametri – il tasso di occupazione dei posti letto in area medica in Calabria. Un dato – aggiornato a ieri – su cui pesano i nuovi 9 ricoveri di ieri che hanno provocato un aumento dell’incidenza dell’1%. Secondo i dati dell’Agenas, resta invece sotto la soglia del 10%, il tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva, che è del 6%, con un calo dell’1% rispetto al giorno precedente.
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