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Mascherine “elettorali” di Leo Battaglia in mare, è bufera. Lui si difende “tutte raccolte”
Il candidato della Lega “le mascherine che non sono state raccolte dai bagnanti sono state prese da una squadra di miei amici”
COSENZA – Legambiente è pronta a denunciarlo, alcuni lo hanno già fatto rivolgendosi alla Finanza e alla guardia Costeria, lui si difende parlando di “mascherine anticovid contestate dalla sinistra”. La pioggia di mascherine elettorali del candidato della Lega Leo Battaglia, lanciate da un elicottero lungo il punto di costa dell’Alto Jonio cosentino, da Villapiana fino a Trebisacce, molte delle quali sono finite in acqua, hanno fatto il giro del Web scatenando un vespaio di polemiche sul candidato della Lega non nuovo a critiche e accuse negli anni passati, in particolare dopo aver imbrattato decine di muri e piloni di ponti con la famigerata scritta “Leo Battaglia alla Regione”, molte delle quali ancora presenti.
“Un elicottero che procedeva in direzione Taranto lanciava buste di plastica con dentro mascherine e manifesti elettorali della Lega Salvini. L’elicottero volava basso, sicuramente al di sotto dei 150 metri, mettendo in pericolo la presenza di tutte le persone presenti sul litorale. Le buste (rigorosamente di plastica) lanciate in grandi quantità. Metà finivano in mare. Ho denunciato alla Guardia costiera e alla Guardia di Finanza“ ha raccontato su Facebook anche Nicola Lavitola. “Pensavamo ci fosse un incendio e che si trattasse di un elicottero dei vigili del fuoco. Volava basso e poi all’improvviso sono piovute dal cielo centinaia e centinaia di mascherine, molte finite in acqua. Abbiamo già provveduto a denunciare chi di dovere” racconta invece una cittadina.
Leo Battaglia “mascherine per sensibilizzare i bagnanti”
Immediata in serata la replica del diretto interessato “resto veramente perplesso nel leggere gli attacchi che mi sono stati avanzati per aver regalato delle mascherine contro il covid ai bagnanti nel litorale dove io passo le mie vacanze estive. Un gesto fatto nel solo unico scopo di sensibilizzare i bagnanti verso l’utilizzo dei sistemi di protezione individuale. L’ho fatto col mio spirito di sempre e col mio carattere esuberante ma non pensavo che una tale iniziativa venisse strumentalizzata da una certa sinistra che nella vita invece di pensare alle cose serie e ai problemi reali della Calabria pensa alle stupidaggini”.
“Nessun inquinamento. Quelle non prese sono state raccolte”
A chi lo accusa si inquinamento Battaglia replica stizzito “Non vi è stato alcun inquinamento per la semplice ragione che le mascherine che non sono state raccolte dai bagnanti sono state prese da una squadra di miei amici che hanno provveduto e stanno provvedendo a raccogliere per donarle ad altre persone. Quindi non vi è nessun inquinamento. Richiamerei l’attenzione sulle tantissime buste di spazzatura che vengono buttate per le strade da incivili e nessun personaggio di sinistra dice nulla. Rimango più sbigottito all’intervento di soggetti “disoccupati” e “incapaci” venuti in Calabria per cercare di conquistarla come se questa fosse un feudo mentre lasciano una città come Napoli sporca, piena di spazzatura e sporcizia, in pieno dissesto finanziario e completamente rovinata sotto l’aspetto amministrativo e sotto l’aspetto dei servizi. Ci vuole veramente faccia tosta per andare a contestare la mia personale iniziativa rispetto ai danni che questi signori hanno lasciato nelle proprie città.
Contestare poi una donazione di mascherine invece di pensare ai tantissimi e gravissimi problemi della Calabria che non vengono nemmeno minimamente accennati e che rappresentano il disastro di una politica scellerata compiuta negli anni passati. In particolare negli ultimi cinque anni della gestione di sinistra che ci ha lasciato veramente una situazione di grandissimo disastro sotto tutti gli aspetti. La vera politica è quella che fa Matteo Salvini che passa le vacanze in Calabria – aggiunge Battaglia – e che gira in tutti i posti ascoltando tutti i calabresi. È da apprezzare la visita di Salvini in Aspromonte nei luoghi degli incendi e che va a dare sostegno e cordoglio alle famiglie che hanno perso tanti cari. Mi domando: dove vanno i cosiddetti “criticatori” di sinistra? Ve lo dico io: “spaparanzati” al mare o in montagna a fare i “leoni da tastiera…” Proprio queste persone hanno ridotto la Calabria in cenere e l’hanno trasformata nella regione più povera d’Europa. Invece di affrontare le vere problematiche vanno ad inventarsi passatempi mediatici dimostrando di quanto sia piccola e mediocre la politica che possono mettere in atto. Dovrebbero semplicemente vergognarsi. Pensiamo, invece, seriamente a valorizzare ciò che abbiamo: il mare, la montagna le nostre eccellenze gastronomiche. Cari Calabresi auguriamoci di cuore di migliorare la qualità di vita nella nostra amata terra, auguriamoci una Calabria migliore da lasciare ai nostri figlia”

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