Italia
Figliuolo alle Regioni “vaccinare gli studenti prima dell’inizio della scuola”
“Garantire, prima dell’inizio dell’anno scolastico, la massima copertura possibile di tutta la popolazione studentesca”
COSENZA – “Con riferimento alla nuova fase del piano, le Regioni e le Province autonome dovranno garantire, prima dell’inizio dell’anno scolastico, la massima copertura possibile di tutta la popolazione studentesca, nelle fasce di età per le quali la vaccinazione sarà possibile“, dunque dai 12 anni in poi. Lo fa sapere la struttura Commissariale per l’Emergenza di Francesco Figliuolo.
Tra una settimana il via libera
Intanto tra una settimana chiunque, dai dodicenni in su, potrà vaccinarsi. Il generale Figliuolo è pronto a sbloccare il Piano per gli adolescenti e ad archiviare definitivamente il sistema delle fasce d’età, in parte già violato dagli Open day di varie Regioni. Con l’inizio dalla campagna di massa il 3 giugno, che sarà annunciata a breve da una circolare del Commissario per l’Emergenza, partiranno anche le somministrazioni in diverse aziende e per il siero ai ragazzi è atteso lunedì l’ok dell’Aifa, dopo il sì già annunciato dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) in queste ore. “Avevo già inserito gli adolescenti nel Piano presentato a marzo che – spiega Figliuolo durante la sua visita in Umbria – include anche la classe che va dai 12 a 15 anni”: una popolazione di circa 2 milioni e 300 mila giovani.
Via anche alle dosi in azienda
Per loro è prevista l’iniezione di Pfizer e al momento dagli uffici del Commissario non verrà indicato un canale preferenziale su questa fascia, anche se le singole regioni potranno scegliere di organizzare le inoculazioni attraverso gli hub, le farmacie, i pediatri o i medici di famiglia. “Si tratta di una novità importante, pensando anche alla riapertura delle scuole a settembre”. Si allarga la ‘platea vaccinale’ e si apre a tutti ma – chiarisce Figliuolo, avvertendo i governatori – ci saranno venti milioni di dosi a disposizione e quindi bisogna evitare le rincorse a volerne di più“. Saranno utilizzati tutti i punti di somministrazione possibili, “anche quelli aziendali”. Nelle scorse settimane oltre 730 aziende avevano dato la propria disponibilità ad effettuare vaccinazioni non appena il Piano lo avesse disposto. Il possibile impiego di queste strutture sarà però deciso dai territori in base ai diversi piani regionali, nell’applicazione di uno specifico protocollo: i datori di lavoro potranno predisporre punti straordinari di vaccinazione nelle aziende per i dipendenti che ne faranno richiesta, ma in alternativa potranno stipulare anche una specifica convenzione con strutture esterne o dell’Inail.
I numeri della campagna vaccinale
Intanto sono state 3.502.158 le somministrazioni di vaccino anti Covid dell’ultima settimana, per una media di mezzo milione al giorno e un totale di 33.157.886 dall’inizio della campagna. E’ quanto emerge dal report settimanale del commissario straordinario del governo all’emergenza sanitaria. Sono 2.647 i punti vaccinali distribuiti in tutta Italia, 12 in più rispetto alla settimana scorsa e 1.214 in più rispetto al 25 febbraio. In Italia gli over80 immunizzati con entrambe le dosi di vaccino anti Covid sono l’81,34%, quattro su cinque. Inoltre il 90,35% ha ricevuto almeno la prima dose mentre il 9,65% – in termini assoluti 437.933 persone – sono ancora in attesa della prima dose o della dose unica. Sono invece oltre un milione e mezzo gli over 70 che non hanno ancora ricevuto la prima dose del vaccino anti covid e 1.095.267 di italiani tra i 70 e i 79 anni in attesa della prima dose. .
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