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Manifestanti cosentini sul tetto della Cittadella. Nell’incontro di Roma poche risposte

CATANZARO – Cinque persone sono salite sul tetto della Cittadella di Catanzaro, sede della Regione Calabria. I manifestanti fanno parte del comitato “Cittadini e cittadine calabresi per la sanità pubblica”. È un nuovo segno di protesta in concomitanza all’occupazione della sede Asp di Cosenza e al sit-in che si sta tenendo a Roma dinanzi la sede del ministero della Salute. Il gruppo di attivisti chiede l’immediata assunzione nuovo personale sanitario, la riapertura delle strutture ospedaliere chiuse e il ‘congelamento’ del debito sanitario.

“La situazione che viviamo in Calabria richiede azioni forti e non faremo passi indietro fin tanto che non ci saranno interventi immediati. Priorità all’assunzione di personale sanitario”. È quanto sostengono i cittadini che stanno organizzando diverse azioni di protesta sul territorio regionale. I manifestanti, dal tetto, si stanno recando negli uffici del commissario ad acta per la sanità calabrese Guido Longo e lì hanno intenzione di rimanere.

Incontro a Roma “poco soddisfacente”

Intanto i manifestanti che si sono recati a Roma si sono detti non soddisfatti dall’incontro con i responsabili del Ministero della Salute. “È stato un incontro lungo ma non è stato soddisfacente- ha detto una rappresentate delle Fem.in –. In realtà la speranza che ci fosse l’intenzione di fare delle scelte radicali, c’era. Ma non c’è stata la volontà di darci o proporci delle soluzioni rivoluzionarie, che è quello d cui abbiamo bisogno. Per ora ci è stato detto che ci sarà un affiancamento di 37 persone alla struttura commissariale, cosa che doveva essere fatta quando si è insediato Longo. Ci sono questi finanziamenti di 60 milioni per il 2021 previsti dal Decreto Calabria, piàù altri 120 per il 2022 e 2013, che secondo il Ministero sono cifre importanti ma per noi sono gocce nell’oceano. A parole c’è un interesse di Speranza della questione calabrese, però non possiamo dirci soddisfatti. Quando torneremo in Calabria per ancora molto tempo rimarrà la stessa situazione”.

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