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3I/Atlas, nave aliena o cometa? Sono 20 le anomalie inspiegabili per il Centro Ufologico Mediterraneo

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3I/Atlas, nave aliena o cometa? Sono 20 le anomalie inspiegabili per il Centro Ufologico Mediterraneo

Il transito dell’oggetto interstellare 3I/Atlas, incuriosisce la scienza e alimenta apocalittiche speculazioni su un’imminente invasione aliena. Ne abbiamo parlato con il presidente del Centro Ufologico Mediterraneo Angelo Carannante

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3I_Atlas

COSENZA – Il transito dell’oggetto interstellare 3I/Atlas incuriosisce la scienza e alimenta apocalittiche speculazioni su un’imminente invasione aliena. Il Centro Ufologico Mediterraneo sta studiando il fenomeno con aggiornamenti quotidiani sullo stato delle ricerche e delle osservazioni. «3I/Atlas – spiega il presidente del Centro Ufologico Mediterraneo Angelo Carannante – si chiama così perché è il terzo oggetto interstellare avvistato nel sistema solare dopo 1I/’Oumuamua nel 2017 e 2I/Borisov nel 2019. Viaggia a 210.000 chilometri orari ed è lungo circa 5,6 chilometri».

3I/Atlas non è un pericolo per l’umanità

«Non c’è nessun problema di sicurezza per il nostro pianeta. L’oggetto intergalattico 3I/Atlas – precisa Carannante – è lontanissimo dalla Terra, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Nella traiettoria che sinora ha seguito è passato relativamente vicino a Venere, Marte e Giove, ma si tratta di una distanza di milioni di chilometri. Al momento, non abbiamo la conferma che sia una cometa o un oggetto artificiale. Ha un comportamento anomalo che, in alcuni casi, sfida le leggi della fisica conosciute. Registriamo strane accelerazioni, non dovute alla gravità, che restano al momento prive di spiegazioni scientifiche. Inoltre, 3I/Atlas, emette acqua e anidride carbonica in quantità del tutto diverse rispetto agli altri oggetti interstellari».

La teoria dell’astronave aliena

«L’astrofisico di fama mondiale Avi Loeb, dell’Università di Harvard – sottolinea Carannante – afferma che vi sia il 40% di possibilità che 3I/Atlas sia un velivolo alieno, quindi una sorta di astronave. Una considerazione nata dalle tante anomalie manifestate da questa presunta cometa. Tra queste, si rileva l’elevata concentrazione di nichel, in misura esageratamente sproporzionata rispetto al ferro. Essendo una lega di metallo usata sulla Terra per la costruzione di aerei, adatta per produrre satelliti e navicelle, qualche scienziato ipotizza che potrebbe essere di natura artificiale. In più, 3I/Atlas, si caratterizza per altre inspiegabili anomalie, alcune con probabilità irrisorie di verificarsi».

Dove si trova e da dove è partito 3I/Atlas

«3I/Atlas- dice Carannante – ha dei comportamenti difficilmente comprensibili dal punto di vista scientifico. Ha una dimensione enorme rispetto a quella delle comete che siamo abituati a osservare. Proviene da fuori il sistema solare, arriva da quella che noi chiamiamo costellazione del Sagittario, un’area dello spazio da dove provenne il famoso segnale WOW registrato il 15 agosto del 1977. Un segnale che per quanto si conosce, nessun oggetto naturale emette e non è stato mai né spiegato né captato in altre occasioni. Si ipotizza, quindi, che sia stato inviato da una civiltà della quale ignoriamo l’esistenza. 3I/Atlas è in fase di transito dietro al Sole, dove, secondo Loeb, essendo occultato dalla sua luce, potrebbe rilasciare delle piccole sonde per ispezionare i pianeti circostanti. Sta tornando visibile, per cui potremmo avere qualche risposta ai tanti enigmi che abbiamo registrato».

Il protocollo di difesa planetaria e la coda blu

«Si tratta di un fenomeno che non desta preoccupazione per gli umani, ma che suscita tanto interesse a livello scientifico. Dal canto suo, la NASA – dichiara Carannante – ha instaurato un protocollo di difesa planetaria per monitorare e gestire le minacce da asteroidi e ha sviluppato il protocollo Bundle anche per creare una rete internet interplanetaria. Al momento, il mondo della scienza è diviso: da un lato, c’è chi si interroga sulle stranezze di 3I/Atlas e la possibilità che possa trattarsi di un velivolo alieno e, dall’ altro, chi nega che tale possibilità, affermando che sia semplicemente una cometa con caratteristiche particolari. Quest’ultima tesi, sostiene che 3I/Atlas sia un oggetto naturale, in quanto ha una chioma luminosa e la classica coda e, si aggiunge, ha una composizione chimica insolita, solo perché si sarebbe formata in condizioni ambientali diverse rispetto alle comete e ai fossili spaziali sino ad oggi osservati». Proprio di queste ore, è la notizia che 3I/Atlas avrebbe perso la coda e che è diventata di colore blu, altre stranezze che si aggiungono ai tanti enigmi di questo incredibile corpo celeste. Vedremo il futuro cosa ci riserverà e se riusciremo a stabilire la natura di questo bizzarro oggetto interstellare».

3I-ATLAS 02

Le inspiegabili anomalie di 3I/Atlas

Il Centro Ufologico Mediterraneo intanto ha stilato un elenco delle inspiegabili anomalie che presenta l’oggetto interstellare 3I/Atlas.

1) Orbita retrograda nel piano dell’eclittica; una probabilità di meno di uno su un milione.
2) Passaggio stranamente ravvicinato con più pianeti del sistema solare come Venere, Marte e Giove.
3) Oggetto di dimensioni enormi, specie se paragonato agli altri due oggetti interstellari precedenti Oumuamua e Borisi.
4) Perielio sul lato opposto del sole rispetto alla terra: si tratta di un allineamento molto raro, circa il 7% di probabilità che si verifichi.
5) Occultamento da parte del sole al perielio, che ha reso invisibile 3I/Atlas dalla Terra, proprio nel momento di un’eventuale manovra per non farsi osservare. Forse il rilascio di minisonde per esplorare e monitorare i pianeti del sistema solare costituisce un’anomalia? Tecnicamente non lo è, ma più che altro, si tratta di un sospetto.
6) Strane accelerazioni non dovute alla gravità, cioè non gravitazionali. Un simile comportamento, è in conflitto con le leggi della fisica conosciute.
7) Direzione di arrivo dal centro galattico, zona molto luminosa che ne ha reso difficile l’individuazione anticipata. E’ stato fatto di proposito da qualche intelligenza?
8) Una delle anomalie più sorprendenti riguarda la sua composizione chimica. La quantità di nichel da cui è composta, fa pensare a qualcosa di artificiale, un velivolo alieno. Infatti, i velivoli spaziali terrestri, hanno il nichel tra i componenti principali per i viaggi spaziali. A differenza delle comete tipiche, che contengono ferro, 3I/ATLAS ha mostrato una significativa presenza di nichel. Questa rilevazione è altamente insolita, tanto da suggerire a taluni, come il fisico di Harvard Avi Loeb, che l’oggetto possa essere un frammento tecnologico. Il nichel, infatti, è un componente comune nelle superleghe utilizzate per i viaggi spaziali terrestri, alimentando l’idea che la cometa possa essere un manufatto alieno.
9) Ha un’orbita molto strana rispetto a quella che dovrebbe seguire.
10) Ha una rotazione irregolare, che potrebbe significare che 3I/Atlas sia controllata da intelligenze non terrestri.
11) Inspiegabilmente, ha anche cambiato direzione e ciò lascia immaginare che sia guidata.
12) Ha una cosiddetta Anticoda, cioè una coda che, in alcune fasi, si trova davanti invece che dietro rispetto al suo senso di marcia.
13) Interazione anomala con la radiazione solare, suggerendo un materiale altamente riflettente o artificiale.
14) Assenza di una chioma simmetrica stabile, come invece accade nei corpi ghiacciati.
15) Composizione precisa ancora ignota, con segnali spettroscopici atipici.
16) Luminosità variabile non correlata alla distanza dal Sole.
17) Traiettoria iperbolica perfetta, con velocità di fuga superiore a quella attesa da un semplice oggetto naturale.
18) I dati più recenti sull’oggetto interstellare 3I/ATLAS, hanno mostrato un rapido e inaspettato aumento di luminosità immediatamente dopo il perielio. Questo picco di attività e di rilascio di gas (la chioma) è insolito. Tradizionalmente, dopo il massimo avvicinamento, la maggior parte delle comete inizia a sbiadire. Questo inatteso “turbo” suggerisce che il nucleo stia rilasciando una quantità di materiale non convenzionale.
19) Ha un colore sospetto. Osservazioni spettroscopiche hanno confermato che la cometa ha assunto una colorazione verde intensa, tipica dell’emissione di gas C2 (carbonio biatomico). Sebbene questo gas sia comune nelle comete, l’intensità e la rapidità con cui si è manifestato in 3I/ATLAS è considerata estrema, indicando processi chimici o un rilascio di materiali molto più violenti del solito.
20) Manovra Invertita. L’astrofisico Avi Loeb (noto sostenitore dell’ipotesi di tecnologia aliena) ha spinto oltre l’idea di Kaku, suggerendo che le strane “anticode” osservate precedentemente, e i cambiamenti nella coda subito dopo il perielio, potrebbero essere interpretati come “manovre controllate” – forse l’attivazione di un sistema di frenata o di orientamento.

«Le probabilità che, tutte queste coincidenze si verifichino insieme, – conclude Carannante – sono di meno di 1 su un milione».

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