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Cetraro, l’auto del comandante crivellata di colpi. Rinforzato il presidio territoriale

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Cetraro, l’auto del comandante crivellata di colpi. Rinforzato il presidio territoriale

L’Arma ha disposto il rinforzo del presidio territoriale mediante l’invio di 5 unità (3 marescialli e 2 appuntati) alle quali si affiancano ulteriori 21 carabinieri

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In relazione al gravissimo episodio intimidatorio commesso sabato notte ai danni del comandante interinale della stazione dei carabinieri di Cetraro, il maresciallo Lorenzo D’Ambrosio, il comando generale dell’Arma dei carabinieri, d’intesa con le autorità di Governo e di pubblica sicurezza, ha disposto il rinforzo del presidio territoriale mediante l’invio di 5 unità (3 marescialli e 2 appuntati) alle quali si affiancano ulteriori 21 carabinieri, di cui 6 dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e 15 delle compagnie di intervento operativo del 10° Reggimento “Campania” e del 14° Battaglione “Calabria”.

Tutti i reparti dei carabinieri operanti nell’area continueranno a profondere il massimo impegno per garantire la sicurezza della cittadinanza e pervenire, in tempi rapidi, all’individuazione dei responsabili del grave gesto avvenuto sabato notte quando sono stati esplosi contro l’auto del maresciallo dell’Arma Lorenzo D’Ambrosio, parcheggiata proprio davanti la stazione dei carabinieri, diversi colpi di arma da fuoco. Un episodio da collegare molto probabilmente all’operazione “Katarion” avvenuta qualche giorno prima e condotta proprio dai carabinieri sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro, che ha portato all’arresto di 33 persone appartenenti allo storico clan di ‘ndrangheta “Muto”.

Spirlì “la Regione farà la sua parte”

“A causa di impegni istituzionali già programmati, oggi non potrò partecipare al consiglio comunale aperto di Cetraro, convocato dopo il vile attentato subito dal maresciallo dei carabinieri Orlando D’Ambrosio. Al militare, a tutta l’Arma e all’intera comunità cetrarese va comunque il mio pensiero più affettuoso e la mia incondizionata solidarietà. Atti come quello subito dal maresciallo D’Ambrosio vanno condannati con fermezza, ma devono anche essere analizzati a fondo al fine di comprendere le motivazioni di un’azione mafiosa che potrebbe rappresentare una sfida allo Stato e ai suoi servitori. La Regione è, come sempre, vicina all’Arma dei carabinieri e farà la sua parte fino in fondo per la piena affermazione della legalità, a Cetraro come nel resto della Calabria”. Così il presidente ff della Regione Calabria, Nino Spirlì

Magorno “serve una nuova caserma”

“Resta vigile l’attenzione su Cetraro dopo il gravissimo atto di intimidazione subito dal comandante della stazione dei carabinieri, il maresciallo D’Ambrosio, a cui rinnovo tutta la mia vicinanza e solidarietà”. Così il senatore di Iv Ernesto Magorno. “Proprio per dare sostanza al mio impegno – prosegue – ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Interno per verificare se e quali azioni siano state messe in campo per sbloccare in tempi rapidissimi la consegna della nuova caserma dei carabinieri di Cetraro. Ritengo, anzi, che sia necessaria un’iniziativa di tutta la deputazione parlamentare calabrese, a partire dal presidente della commissione parlamentare Antimafia, senatore Morra, per sollecitare il ministero dell’Interno ad assumere ogni azione utile a sbloccare questa importante opera, presidio sul territorio di legalità e di presenza dello Stato. La nuova caserma oggi più che mai deve entrare in funzione, a salvaguardia della comunità, a tutela delle forze dell’ordine e a valore simbolico di un’attenzione concreta e fattiva delle istituzioni verso questa zona della Calabria”.

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