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Trasporti, Papasso a Napolitano: Sibaritide isolata
CASSANO IONIO (Cosenza) – “Presidente nel Comune che ho l’onore di rappresentare, ricade la Stazione di
Sibari, la piu’ antica della Calabria, vittima di un paradosso politico. Infatti, mentre venivano ultimati i lavori di ammodernamento, gia’ si pensava di attuare politiche di tagli e dismissioni della linea, d’interruzione di servizi, seguendo una logica che potrebbe portare alla sua definitiva chiusura! Queste circostanze hanno reso ancora piu’ precaria la situazione in un territorio quanto mai penalizzato dalla carenza di infrastrutture, non solo ferroviarie ma anche stradali, portuali ed aeroportuali e condannato ad una condizione di sottosviluppo e di arretratezza che, certamente, non merita. Senza il diritto alla mobilita’ – aggiunge – questa parte di territorio calabrese, racchiuso tra il Mare Jonio, il Pollino e la Sila Greca, non avra’ mai la possibilita’ di avvalersi delle risorse della natura e della storia e di incamminarsi finalmente verso condizioni di effettivo sviluppo sociale ed economico, basato su un concreto progetto di rilancio del turismo e dell’agricoltura. Per queste ragioni ho avvertito il bisogno di scrivere – ha spiegato il Sindaco Giovanni Papasso – confidando nella sensibilita’ che tutti Le riconoscono, perche’ possa intervenire per sollecitare la politica ed il governo ad avviare una stagione di politiche serie, per guardare con occhi finalmente diversi al territorio della Sibaritide, alla Calabria e alle nostre popolazioni che, solo apparentemente chiuse nella muta rassegnazione, da anni ormai aspirano al riscatto e vogliono uscire da questo stato di isolamento, per proiettarsi verso un futuro diverso e migliore, facendo leva sulle proprie potenzialita’ e la propria cultura. Sono sicuro – ha concluso – che Ella non lascera’ cadere nel vuoto queste mio semplice ma sincero appello, dettato dal senso di responsabilita’ e dal dovere civile e morale che sento di avere nei confronti della Comunita’ che mi ha concesso l’onore di sedere sulla poltrona di primo cittadino”. (Fonte AGI)
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