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‘Ndrangheta, ingiusta detenzione per il boss: dovrà essere risarcito di oltre 3mila euro

Calabria

‘Ndrangheta, ingiusta detenzione per il boss: dovrà essere risarcito di oltre 3mila euro

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Lo ha disposto la Corte d’Appello di Catanzaro per Diego Mancuso. La richiesta si riferisce a un periodo trascorso ai domiciliari dal 30 aprile 2015 al 27 maggio dello stesso anno

 

 

VIBO VALENTIA – Lo Stato dovrà risarcire 3.301 euro al boss di Limbadi Diego Mancuso a titolo risarcitorio per ingiusta detenzione. Lo ha disposto la Corte d’Appello di Catanzaro accogliendo l’istanza presentata dall’avvocato Francesco Schimio.

28 giorni di ingiusta detenzione

La richiesta, avanzata da Mancuso il 16 aprile del 2018, si riferiva al periodo trascorso ai domiciliari dall’esponente dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta di Limbadi dal 30 aprile 2015 al 27 maggio dello stesso anno, 28 giorni.

Mancuso era stato arrestato per violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale (arresto convalidato con contestuale giudizio per direttissima) ed era rimasto ai domiciliari fino al 27 maggio, data in cui la misura era stata sostituita con quella di obbligo di dimora.

Infine, dopo una vicenda cautelare conclusasi con l’annullamento da parte della Cassazione, Diego Mancuso era stato assolto con sentenza del 12 maggio 2016, divenuta irrevocabile il 31 dicembre 2016.

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