Calabria
Verso il rinvio delle elezioni in Calabria. Ipotesi voto in autunno per regionali e comunali
Sembra profilarsi un nuovo rinvio delle regionali (sarebbe il secondo) che slitterebbero a settembre. Ad ottobre, invece, si terrebbe l’election day delle amministrative che in Calabria vede al voto 75 comuni. Tra questi c’è la città di Cosenza unico capoluogo.
.
COSENZA – Un nuovo rinvio delle elezioni regionali? Un’ipotesi che sembra prendere forma. Alla base del rinvio la situazione legata all’evoluzione della pandemia, visto anche il diffondersi delle varianti, ma anche la campagna di vaccinazione che continua ad andare a rilento. Una situazione che resta di pericolo (19mila e passa i contagi di oggi) e non consentirebbe di recarsi alle urne in sicurezza nel mese di aprile per le regionali. Stesso discorso vale per le elezioni amministrative previste tra fine maggio e inizio giugno. E così, l’ipotesi più accreditata è quella di spostare al 25 e 26 settembre il voto per il il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria e del presidente della Giunta, e al 10-11 ottobre quello delle amministrative che riguarderanno 75 comuni calabresi. Tra questi c’è la città di Cosenza unico capoluogo di provincia al voto.
Gianluca Gallo “dare al più presto la parole agli elettori”
Ipotesi che sembra trovare conferme anche da Gianluca Gallo. “Ieri sembrava che si andasse a votare ad aprile, ma le notizie delle ultime ore – ha detto Gallo parlando con i giornalisti – invece ci danno un rallentamento delle operazioni, con un rinvio a settembre o ottobre. Fosse dipeso da me avrei votato sia a febbraio che ad aprile. Abbiamo la volontà di restituire la parola agli elettori. Questa situazione di rinvii continui – ha detto Gallo – non ci aiuta e vi assicuro che è davvero difficile lavorare in questo modo”.
Guccione “La Lamorgese sta lavorando ad un decreto legge”
Anche Carlo Guccione è dell’idea che le elezioni saranno posticipate. “Il ministro Lamorgese – ha dichiarato Guccione – sta lavorando ad un decreto legge per spostare le amministrative in Italia dalla primavera all’autunno. Dunque, credo sia presumibile che si possa andare verso un election day e un rinvio”. A proposito delle elezioni, sulla scelta di Irto come candidato unico del Pd, Guccione ha aggiunto: “Abbiamo deciso la sua candidatura come partito e stiamo lavorando in modo unitario. E Nicola Irto è la figura giusta che può riuscire in questo. Il Pd sta cercando di mettere in campo un’alleanza ampia, partendo da un punto di forza che è l’interguppo che si è realizzato in parlamento. I 5 stelle? Nei territori stanno vivendo una fase difficile tra poco l’ex presidente Conte potrebbe scendere in campo ed essere il loro leader. Potrebbe essere un momento di rilancio sia sui territori che a livello nazionale”.
E sulla candidatura di De Magistris Guccione ha chiarito: “tutte le candidature sono legittime. Il punto è se queste candidatura, che sono nello stesso schieramento, possono favorire il centrodestra”. Nodo sanità dove Guccione da tempo di batte “abbiamo accettato le dimissioni di Cotticelli perché non aveva un piano per la pandemia. Ma ancora oggi, e siamo l’unica regione d’Italia, oggi non abbiamo un paino di contrasto e siamo alla terza ondata. Sui vaccini vi posso dire che abbiamo i frigoriferi pieni ma non abbiamo l’ossatura sanitaria per poterli fare. È un male che viene da lontano perché abbiamo 11 anni di commissariamento. Tra nuovi ospedali, apparecchi e altro abbiamo 2 miliardi e mezzo di euro da spendere. Io pensavo ci fosse un cambio di passo con a capo della sanità regionale e qualcuno capace di capire di sanità ma anche avere sub commissari del ministero interno e dell’economia, ma si è percorsa un’altra strada”.
Marziale: “Rinvio elezioni è una iattura per la Calabria”
“La paventata ipotesi di rinviare ulteriormente, addirittura a settembre o ad ottobre, le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria e del Presidente della Giunta, costituiscono una iattura non comune alle altre amministrazioni interessate alle consultazioni, i cui servizi si avvantaggiano di prorogatio, mentre per la Calabria significa rimanere in una emergenza entro l’emergenza, nei parametri di un lusso che non si può permettere”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, che nella scorsa legislatura ha ricoperto il ruolo di Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria. “L’attività legislativa del Consiglio è limitata ad atti indifferibili ed urgenti, le proposte legislative delle Commissioni non oltrepassano l’uscio della stanza dove vengono elaborate – spiega Marziale – per non parlare di uffici allo stato inesistenti, come il Corecom e il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Tutto in un territorio che avrebbe urgente necessità di una programmazione ordinaria per uscire da un’emergenza che precede il Covid e gli succederà a tinte sempre più fosche”. Per il sociologo: “È chiaro ai più che il rinvio sarà ufficialmente dichiarato su scala nazionale per il contenimento della pandemia, ma la ragione di fondo è quella di non guastare il clima da “volemose bene” necessario a mantenere in piedi il Governo delle larghe intese. Ed è altrettanto vero che lasciare la Calabria in queste condizioni significa non tenerla in considerazione, come sempre”.
Social