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Rapporti con la ‘ndrangheta: impresa edile in amministrazione giudiziaria

Calabria

Rapporti con la ‘ndrangheta: impresa edile in amministrazione giudiziaria

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L’amministrazione giudiziaria per sei mesi è stata decisa dopo aver accertato rapporti esponenti di vertice legati ad una cosca di ‘ndrangheta

 

REGGIO CALABRIA – L’Aet srl, società reggina operante nel settore edilizio è stata posta in amministrazione giudiziaria per sei mesi a seguito di un provvedimento eseguito dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento della Dda. Il provvedimento arriva a seguito di accertamenti dai quali è emerso “un rapporto di stabile e ed oggettiva agevolazione tra l’esercizio delle attività economiche riferibili alla struttura imprenditoriale della società ed i suoi soci ed amministratori Antonio Martino ed Andrea Cuzzocrea, il cui patrimonio è stimato in 10 milioni di euro circa, con componenti della famiglia ‘Guarnaccia‘, coinvolti in vicende giudiziarie in relazione ai loro stretti rapporti con la cosca ‘Libri'”.

Nello specifico, spiegano i finanzieri, sono emerse significative commistioni di interessi con una società di diritto arabo costituita, tra gli altri, da Francesco Guarnaccia, di 52 anni, già condannato per intestazione fittizia, e con un’altra impresa, anch’essa di diritto arabo, nella cui compagine Giovanni Guarnaccia, di 68 anni, condannato per lo stesso reato, già sottoposto a precedenti misure di prevenzione personali e patrimoniali. Il 31 gennaio del 2018, l’azienda era stata già sottoposta a controllo giudiziario per un anno, periodo poi prorogato il 6 febbraio 2019 a causa di un provvedimento interdittivo emesso nel 2017 dalla Prefettura di Reggio Calabria, confermato sia dal Tar che dal Consiglio di Stato.

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