Calabria
Guccione: “revocare convenzione con Invitalia, onerosa per le casse regionali”
“Si prefigura un concreto rischio di sperpero di risorse pubbliche a danno dei cittadini calabresi e quindi di un servizio sanitario già di per sé in profonda fase emergenziale”
COSENZA – Al centro la convenzione stipulata dal commissario Longo che delega Invitalia alla realizzazione e gli investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie. “Alla luce di quanto emerso in questi giorni sul ruolo di Invitalia e del commissario Arcuri – scrive Carlo Guccione – cui è stato affidato di tutto: dai vaccini alle mascherine fino all’acquisto di ogni bene indispensabile al contenimento della diffusione del virus attraverso una strategia che ha mostrato evidenti falle e una lunga serie di disfunzioni, risultano ancora più inquietanti le ragioni che hanno spinto il commissario ad acta per il disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria a stipulare una convenzione (decreto 77 del 15 aprile 2020) per delegare ad Invitalia la realizzazione e gli investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie”.
Guccione insieme al collega consigliere regionale Giuseppe Graziano, presentò una mozione al consiglio regionale per conoscere le ragioni per cui il commissario alla Sanità dell’epoca, Cotticelli, “aveva proceduto a delegare ad Invitalia la realizzazione degli acquisti delle tecnologie sanitarie, della realizzazione delle sei Case della salute dell’acquisto di Tac, Risonanze, Moc, Angiografi e altre attrezzature e tecnologie sanitarie per un totale di oltre 58 milioni di euro, per chiedere al presidente della giunta regionale di attivarsi, e fare revocare una convenzione particolarmente onerosa per le casse regionali”.
“Alla luce di quanto sta emergendo anche nel contesto nazionale – scrive Guccione – si chiede di conoscere quali sono stati gli sviluppi di tale convenzione in riferimento alla realizzazione delle 6 Case della salute per un totale di oltre 58 milioni di euro e del programma di ammodernamento tecnologico delle Aziende del Servizio sanitario regionale per un importo di 86.488.637,84€”.
“Altra richiesta, quella di conoscere le ragioni che hanno portato alla stipula di tali convenzioni e se da queste, sono scaturiti oneri per le casse regionali a favore di Invitalia che la convenzione autorizza ad avvalersi di gruppi di lavoro con consulenti esterni per svolgere le funzioni di committenza e progettazione e viene delegata dal commissario per l’emergenza sanitaria calabrese ad acquisire le professionalità necessarie. Guccione chiede se Invitalia è nelle condizioni di potere svolgere questa funzione vista la mole di lavoro e di incarichi di cui è stata affidataria nel contesto del Piano nazionale di contenimento della diffusione del virus Sars-Covid 2″.
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