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Vaccini, taglio anche da Astrazeneca. Conte è preoccupato: “pronti ad azioni legali”

Italia

Vaccini, taglio anche da Astrazeneca. Conte è preoccupato: “pronti ad azioni legali”

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Per il premier “questi rallentamenti” sono “inaccettabili” e “costituiscono gravi violazioni contrattuali, che producono danni enormi all’Italia”

 

 

 

COSENZA – La settimana prossima l’Italia avrà il 20% in meno delle dosi del vaccino della Pfizer previste dagli accordi iniziali, il che che significa un’ulteriore riduzione di circa centomila fiale oltre a quella di 165 mila (il 29%) già imposta unilateralmente questa settimana dalla casa farmaceutica americana. A ciò si aggiunge anche il il taglio dei vaccini da parte di AstraZeneca: l’azienda ha comunicato una riduzione della capacità produttiva, con una riduzione del 60% delle dosi .

Il premier Conte non nasconde la sua preoccupazione dalla propria pagina social. “Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei vaccini anti-Covid sono preoccupanti”, scrive.

Distribuzione vaccini, tutta Italia è penalizzata

Mentre la Calabria, al 42,3% continua ad essere ultima tra le regioni italiane nella campagna di somministrazione dei vaccini con 20,533 dosi inoculati a fronte di 48,640 dosi consegnate, il premier è preoccupato per un ritardo nelle dosi dei vaccini che inficerà la distribuzione a livello nazionale.

Dapprima Pfizer-Biontech ha comunicato un rallentamento della distribuzione ai Paesi europei delle dosi di vaccino già programmate e questo sta penalizzando proprio i Paesi che, come l’Italia, stanno correndo più velocemente: le Regioni italiane sono costrette a rallentare le nuove somministrazioni per assicurare il richiamo alle persone già vaccinate. Ma ancora più preoccupanti – puntualizza Conte – sono le notizie di ieri diffuse da AstraZeneca, il cui vaccino è in attesa di essere presto distribuito anche nell’Unione Europea. Se fosse confermata la riduzione del 60% delle dosi che verranno distribuite nel primo trimestre significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anziché 8 milioni”.

“Ricorreremo per vie legali”

“Questa mattina il ministro Speranza e il commissario Arcuri hanno incontrato con urgenza i vertici di Astrazeneca Italia, che però hanno confermato il ridimensionamento della capacità produttiva”, prosegue Conte – Tutto questo è inaccettabile. Il nostro piano vaccinale, approvato dal Parlamento italiano e ratificato anche in Conferenza Stato-Regioni, è stato elaborato sulla base di impegni contrattuali liberamente assunti e sottoscritti dalle aziende farmaceutiche con la Commissione Europea”.
Per il premier “questi rallentamenti delle consegne costituiscono gravi violazioni contrattuali, che producono danni enormi all’Italia e agli altri Paesi europei, con ricadute dirette sulla vita e la salute dei cittadini e sul nostro tessuto economico-sociale già fortemente provato da un anno di pandemia. Ricorreremo a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali, – conclude – come già stiamo facendo con Pfizer-Biontech, per rivendicare il rispetto degli impegni contrattuali e per proteggere in ogni forma la nostra comunità nazionale”.
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